Federcaccia replica a Striscia. Ha sollevato come era prevedibile discussioni e polemiche il servizio della nota trasmissione “Striscia la notizia” intitolato “La mattanza nel parco del Delta del Po”, che nelle intenzioni degli autori doveva denunciare il supposto fenomeno del bracconaggio nel Delta.
Fra quanti hanno ribattuto ai contenuti del servizio anche il vicepresidente nazionale di Federazione Italiana della Caccia Lorenzo Carnacina, che in un articolo a firma Barbara Braghin apparso su ”Il Resto del Carlino” del 5 gennaio dichiara: “Viene data un’immagine sbagliata del Delta – dice -. Qui si rispetta le legge e se si verificano episodi illeciti vengono denunciati, invece in tv hanno costruito la notizia”.
Carnacina chiede che venga detto quando e dove sono stati abbattuti i 900 uccelli che vengono mostrati in una foto. “A quanto tempo risale la foto della mattanza trasmessa in tv? – chiede il vice presidente di Federcaccia -. Ebbene quell’immagine riguarda una vicenda accaduta in un’azienda privata faunistica venatoria valliva alcuni anni fa. Nel video non ci sono né il luogo né le date di abbattimento, come mai?». Carnacina spiega che la caccia ha i suoi regolamenti e chi non li rispetta viene condannato.
“Quasi tutti i cacciatori si comportano bene – ribadisce -. Poi, come in tutti gli ambienti ci può essere qualcuno che va oltre le regole, ma quel video si riferisce a fatti accaduti alcuni anni fa”. Oltre a lui, a criticare duramente il servizio e i suoi contenuti nello stesso articolo si sonno uniti anche il sindaco di Porto Tolle e il presidente del villaggio dei pescatori di Pila, che mettono in luce altre incongruenze e forzature.
( 7 gennaio 2015 )
Federcaccia