Federcaccia Campania in rappresentanza di tutti i federcacciatori campani, condanna in maniera decisa quanto avvenuto lo scorso 1° giugno 2020 sul lungomare di Pontecagnano, quando un cinghiale di grossa taglia è arrivato in spiaggia e successivamente si è lanciato in mare per sfuggire alla seguita di due cani muniti addirittura di localizzatore GPS e tale elemento è stato il primo per destare i sospetti sul possibile svolgimento di una battuta ad opera di qualche bracconiere.
Ogni successivo dubbio è stato fugato quando i militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza intervenuti con le motovedette per salvare il cinghiale in mare aperto, hanno trovato sul corpo dell’animale, precisamente sul dorso, una ferita da arma da fuoco. Federcaccia Campania prende le distanze da questo episodio riprovevole specificando che nè le immagini nè i video circolati sul web e comunque l’azione in generale, è riconducibile alla caccia che nel nostro paese è regolamentata da stringenti normative e viene esercitata regolarmente nel rispetto delle leggi vigenti sia nazionali che regionali.
Federcaccia Campania condannerà tali episodi ed in generale ogni atto di bracconaggio, sia in difesa dell’attività venatoria svolta con etica e con rispetto dell’ambiente e della fauna selvatica, incastonando il suo svolgimento in un fortino di valori, tradizioni e principi figli della notte dei tempi e tramandati nel tempo sia per tutelare i federcacciatori campani, talvolta oggetto di infondate accuse ed inopportune discriminazioni. Come la sua storia insegna, Federcaccia continuerà a svolgere il suo ruolo di associazione venatoria impegnata anche in attività di tutela e promozione dell’ambiente a salvaguardia di una biodiversità che solo chi pratica assiduamente determinati ambienti può conoscere, capire e valorizzare (Il Presidente Avv. Modestino BIANCO).