Federcaccia Campania difende il Calendario Venatorio 2013-2014 e prepara ricorso Ad Opponendum per contrastare la tesi del Wwf in Camera di Consiglio.
Dobbiamo, purtroppo, rimarcare che nonostante l’avvenuta pubblicazione della legge regionale 26/2012 sulla programmazione e gestione dell’attività faunistico-venatoria in Campania, permane lo stato di “confusione permanente”.
La presentazione della proposta di legge “Riorganizzazione delle aree protette e siti Rete Natura 2000”, conferma, ancora una volta, la poca voglia di ascoltare le associazioni venatorie ed i cacciatori. E, intanto, si continua a legiferare (o, almeno, a tentare di legiferare) in spregio di qualsiasi regola democratica: la condivisione con i soggetti cittadini direttamente e indirettamente portatori di interessi e diritti. E’ il caso del disegno di legge regionale sulle aree protette che, nell’indifferenza totale ai nostri appelli al dialogo ed alla condivisione, è stato già presentato in sede di Consiglio Regionale. La Federcaccia, comunque, è già attiva sul territorio e nelle sedi istituzionali competenti per evitare sopraffazioni e soprusi ai diritti dei cacciatori.
“Permane in Campania – evidenzia il Presidente Buglione – questo strano andazzo “stop and go”, dove alle normative quadro faticosamente approvate (Legge Reg 2672012 e L.R. 12/2013) che, finalmente, cercano di dare un quadro organico alla disciplina faunistico-venatoria, seguono provvedimenti amministrativi e regolamentari, nonché nuovi disegni legge che vanno nel segno opposto. La Federcaccia Campania ribadisce il suo appello alle istituzioni regionali : dialogare e condividere – aggiunge Buglione – con le parti sociali interessate la legiferazione, la regolamentazione faunistico venatoria e la tutela ambientale. Solo in tal modo si potrà guardare ad un futuro migliore rispettoso dei diritti e dei doveri di tutti: istituzioni pubbliche, cacciatori, ambientalisti, agricoltori, cittadini.”
18 settembre 2013
Federcaccia