Eppure, già nella Consulta Faunistico Venatoria Regionale dello scorso mese di marzo, Giordano in rappresentanza di Federcaccia ed anche su mandato delle altre 6 associazioni riconosciute Anlc, Anuu, Arcicaccia, Enalcaccia, Eps ed Italcaccia aveva chiesto con forza spiegazioni sulla inaccettabile e contraddittoria posizione della Regione Calabria sul Piano di gestione della Tortora, sul quale per ben due volte aveva espresso il proprio dissenso al prelievo in preapertura, di fatto modificando inspiegabilmente le decisioni assunte nelle ultime stagioni e andando contro la stessa posizione di ISPRA di permettere due giornate di prelievo a questa specie in pre-apertura.
Ugualmente da chiarire, e risolvere, era stata la circostanza che aveva allora e di nuovo oggi visto rappresentare in Conferenza Stato Regioni la Calabria su questo punto dall’Assessore all’Ambiente e non dall’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca, competente per materia. “Su questi punti Federcaccia non può che ribadire la sua contrarietà e auspica un tardivo, ma ancora possibile ripensamento da parte della Regione in aderenza alle condizioni oggettive della specie e alla posizione favorevole delle altre Regioni, che agiscono evidentemente in ragione di argomentazioni tecnico-scientifiche e non su posizioni ideologiche anti caccia. Ci auguriamo che la nostra Regione non voglia assumersi la responsabilità di un atto estremamente grave quale quello di far saltare un accordo che era stato faticosamente raggiunto, dando uno schiaffo non solo ai cacciatori calabresi ma agli appassionati di tutta Italia”, ha concluso il vicepresidente Giuseppe Giordano.