Siamo molto preoccupati dalla situazione riguardante il rinnovo delle licenze di caccia, posto che quest’anno per la concomitanza dell’ultima scadenza di quelle che duravano sei anni con la prima scadenza delle nuove che scadono a cinque anni dal rilascio, abbiamo di fatto il doppio delle licenze da rinnovare rispetto ad anni normali. In questo comprensibile aumento di carico di lavoro, con conseguenti ritardi di lavorazione, sono da accettare anche dei ritardi nel rilascio delle stesse. Quello che però non si può accettare è che a fronte di un sito che dice della possibilità di telefonare in determinate ore per assumere informazioni sullo stato del rinnovo, a questo numero non risponda praticamente mai nessuno.
Le lamentele che registriamo nei nostri uffici dai nostri associati riguardano essenzialmente il non sapere a che punto si trovi la pratica, se v’è qualche mancanza di documentazione o qualche causa ostativa non conosciuta. Abbiamo fatto presente agli organi preposti, dimostratisi estremamente attenti, questa situazione ed abbiamo ricevuto assicurazioni che verrà fatto tutto il possibile per ovviare a queste difficoltà e con l’impegno al rilascio entro i novanta giorni dalla data dell’arrivo in Questura. Con però palesata la certezza che chi sta provvedendo ora all’invio della documentazione quasi certamente non avrà i documenti per l’apertura del 15 settembre. Abbiamo chiesto che si abbia un occhio di riguardo per le licenze dei nuovi cacciatori, che hanno dovuto aspettare di poter sostenere gli esami in tempi più lunghi e poi l’accesso ai poligoni e altro che hanno allungato i tempi del relativo invio delle richieste.
Il corso sulla biosicurezza relativa al cinghiale ed ai luoghi colpiti da PSA, tenutosi nel Teatro Comunale di Erbusco gentilmente concesso giovedì scorso, è stato un successo per la quantità e qualità di partecipazione; trecento appassionati e cacciatori che hanno ascoltato in silenzio ed hanno anche posto alcune domande al relatore. Un relatore, il dottor Mario Chiari, vice Commissario Nazionale per la PSA, che con slide e con piglio sicuro ha saputo rendere semplice una materia che semplice non è, catturando l’attenzione di tutti e la attiva partecipazione, nonostante il clima decisamente caldo. E che la presentazione sia stata gradita lo si è colto nelle parole di molti che all’uscita si sono complimentati per l’iniziativa nel suo complesso che ha aggiunto conoscenza sul ruolo del cacciatore in questa fase e nella responsabilizzazione attiva degli stessi in tutte le procedure di lotta alla PSA, fonte di grave preoccupazione per tutto il comparto agricolo.
Abbiamo già inviato, assieme ai ringraziamenti, una nuova richiesta alla ATS Brescia per un nuovo incontro richiesto da altri interessati che non hanno potuto trovare posto in questo primo corso. Regione Lombardia, forse anche a seguito della lettera di protesta del tavolo reginale delle Associazioni venatorie, ha incontrato i responsabili regionali delle stesse Associazioni per una valutazione preventiva della bozza di delibera che intende adottare in tema di anellini per i richiami vivi. Si dice anellini perché tale è l’intendimento, anziché le fascette previste in un primo tempo, da mettere in sostituzione dei vecchi anellini in alluminio abbastanza obsoleti, e proprio l’idea della sostituzione ci pone delle forti perplessità. Chiunque abbia infatti degli uccelli in gabbia sa perfettamente quanto può essere pericoloso il tagliare degli anellini dalla gamba, specie se la stessa non risulti perfettamente liscia per il fattore età del richiamo; se si parla di benessere animale si invita seriamente a pensare alla sola apposizione del nuovo contrassegno sull’altra gamba senza l’obbligo della rimozione del precedente anello, semmai semplicemente comunicando il numero dell’anello mantenuto. Per il resto pare prevalere l’orientamento al mantenimento, quindi senza sostituzione, di tutti i precedenti contrassegni in acciaio e in duralluminio, che si ritengono idonei anche per la apposizione ai nuovi pulli. Certo dalla adozione di una delibera alla effettiva sostituzione dei contrassegni non ci illudiamo sia una passeggiata; eravamo perplessi e critici prima, siamo un poco più rassicurati che qualcosa finalmente inizi a muoversi anche se, con sano realismo, pensiamo che tutto vedrà la effettiva realizzazione solo con il prossimo anno venatorio (Federcaccia Brescia – Cacciapensieri).