Non stiamo solamente parlando in veste di cacciatori ma anche di cittadini; tutta una serie di argomenti verrebbe messa in balia degli umori di una percentuale minoritaria di cittadini elettori. Ci si potrebbe obbiettare che i cittadini hanno tutti, costituzionalmente il diritto-dovere di votare ma sappiamo bene, per esperienza maturata negli anni, che solamente se interessati in prima persona dall’argomento gli elettori si recano alle urne. E’ evidente quindi che per argomenti secondari in pochi si recherebbero al voto lasciando solamente a pochi la decisione.
Non solo la caccia, ma molti argomenti legati all’agricoltura, alla salute, pensiamo ai vaccini, all’economia, l’energia e la mobilità, all’ambiente, per non parlare delle infrastrutture, verrebbero affrontati con la superficialità di chi sa essere solamente abolizionista. Crediamo che la parte coerente degli italiani, dell’associazionismo che tanto pesa in nel nostro Paese dovrebbe sollecitare oggi, non domani, i propri rappresentanti politici per scongiurare questa deriva demagogica. Oggi servono approfondimenti e conoscenza, non colpi di testa! Servono persone preparate che sappiano ascoltare, conoscere, capire e decidere nell’interesse di tutti e non solo di chi è capace di fare la voce più grossa”.