Ecco quanto scritto oggi dalla Federcaccia provinciale di Brescia nella consueta rubrica Cacciapensieri: “Continuano i tentativi delle più note sigle animal-ambientaliste per cercare di influenzare il processo di revisione dei KC forzando le corrette procedure previste dalla legge per sostenere la linea scorretta del Ministero dell’Ambiente. Nei giorni scorsi le Associazioni ambientaliste e animaliste anticaccia Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu – BirdLife Italia e Wwf Italia sono tornate sul tema della revisione dei KeyConcepts, documento europeo d’indirizzo per la determinazione delle date di migrazione e fine riproduzione delle specie di uccelli in Unione Europea, con il solito scopo di creare confusione e allarmismo infondati.
Anche questa volta il comunicato contiene infatti il consueto mix di palesi falsità ed errori, con il chiaro e unico scopo di cercare di mettere in difficoltà e intimidire il Presidente del Consiglio Conte, che sta cercando di risolvere un problema creato dal Ministero dell’Ambiente. Per essere chiari, la figura “pessima” e la situazione “scabrosa” richiamate nel comunicato dai cofirmatari sono frutto del comportamento del Ministero dell’Ambiente, che non ha seguito le procedure di legge per l’invio dei dati alla Commissione Europea, non condividendoli, come invece è stabilito, con il Ministero delle Politiche Agricole.
Ancora più inaccettabile è l’insinuazione che la strada corretta intrapresa dal MIPAAFT farebbe “male alla Natura”. Le 5 specie per cui le Associazioni Venatorie hanno richiesto una modifica dei KC sono tutte in situazione demografica favorevole, e sono state cacciabili fino al 31 gennaio dal 1992 (e anche fino a febbraio prima di quell’anno) e questo dimostra che il prelievo venatorio non ha influito minimamente sulla loro conservazione”.