La Federcaccia bresciana ha spiegato di non voler offendere nessuno, ma semplicemente far capire che le persone autorizzate agli abbattimenti sono poche decine, un’attività coordinata dalla Polizia Provinciale su incarico del comandate. Non mancano neanche le abilitazioni, precise e rigide, quindi è tutto ben regolamentato.
La Prefettura ha precisato di recente come questa attività non sia caccia, ma un sostegno agli interventi di contenimento, una sottolineatura necessaria dopo le ultime polemiche. I cacciatori attendono con fiducia la conclusione delle indagini, gli animalisti sono comunque liberi di attuare i loro metodi ecologici che ritengono perfetti. La rubrica si conclude con poche e semplici parole: “Per quel che ci riguarda la caccia al cinghiale inizia al 1° ottobre“.