Sono oltre 700 i chilometri che separano Brescia dalla città ungherese di Kaposvar, ma i neo-cacciatori di ungulati residenti in Lombardia hanno coperto con piacere questa distanza, un’occasione unica per mettere in pratica la formazione venatoria. La Federcaccia bresciana, infatti, dà molta importanza a teoria e tecnica e da diversi anni ha deciso di investire le proprie risorse per creare dei percorsi in grado di aumentare la cultura venatoria e la consapevolezza di ogni partecipante.
L’Academy a cui hanno preso parte questi neo-cacciatori punta proprio a far prendere confidenza con la caccia agli ungulati e il perfezionamento di ottobre è avvenuto proprio a Kaposvar. Quindici partecipanti hanno assistito alle lezioni pratiche di Christian Corradini, presidente dell’URCA di Reggio Emilia, Samuel Carenzi (SC Servizi Caccia) e Christian Carli (Swaroski Optik Italia).
Il corso in territorio magiaro ha permesso di ripassare i concetti relativi al riconoscimento di sesso e classe di età degli animali, oltre alle posizioni di tiro, gli effetti del colpo, la pulizia delle carabine e la balistica terminale. Nelle riserve di caccia della località ungherese sono state infine organizzate quattro uscite, in modo da consentire ai partecipanti di insidiare i capi assegnati.