Anzitutto c’è una parte generale. I partecipanti scopriranno le origini e la distribuzione degli ungulati, con particolare riferimento alla situazione appenninica. Il corso approfondirà le varie differenze locali che esistono per quel che riguarda i parametri di dimensione, il peso e l’incremento ponderale nelle diverse classi di sesso e di età. Ci sarà spazio, poi, per i parametri e i cicli biologici della specie di cui si sta parlando, oltre alla sua maturità dal punto di vista fisiologico e biologico.
Si diventerà esperti anche delle strategie riproduttive che caratterizzano i cinghiali e di tutti gli eventi che sono collegati ad essa. L’aggressività degli esemplari maschili e femminili, la loro gerarchia sociale e le gerarchie negli amori sono altri argomenti che faranno parte delle lezioni che si terranno a Brescia. Si proseguirà poi con la natalità degli ungulati, i parti, il successo riproduttivo, l’incremento annuale e l’investimento parentale. Lo spazio vitale, i movimenti e i quartieri stagionali (uso dell’habitat) sono dettagli fondamentali per conoscere meglio questa specie.
Il corso verrà completato dalle tipologie di danneggiamento e la loro prevenzione, la gestione venatoria dei cinghiali, le classi che possono essere abbattute e il modo per riconoscerle, le armi da usare per il prelievo selettivo, la logistica del prelievo, l’etica della caccia, la raccolta dei parametri biometrici e la misurazione del trofeo. L’ora di esercitazione riguarderà gli approfondimenti specifici sui criteri di valutazione dell’età degli ungulati in relazione alle caratteristiche morfologiche, oltre al riconoscimento della specie, la determinazione delle classi di sesso e di età, il ciclo di crescita dei cinghiali, la pulitura e caduta, gli apparati e le eventuali anomalie. In poche parole un quadro a tutto tondo sulla specie.