La scorsa settimana Il presidente di Federcaccia Lombardia avv. Lorenzo Bertacchi con il presidente di Federcaccia Brescia Marco Bruni unitamente a tutte le associazioni venatorie lombarde hanno incontrato il capogruppo in consiglio regionale della Lega Nord Roberto Anelli eletto in provincia di Bergamo. All’incontro era presente anche il consigliere della Lega Giovanni Malanchini sempre di Bergamo. Il consigliere Anelli ci è sembrato una persona perbene, onesta e pragmatica: ha ascoltato tutti gli interventi dei presenti e ha dimostrato di essere a conoscenza di molte problematiche che gli sono state esposte.
L’impressione che abbiamo avuto è stata quella di avere di fronte una persona che, pur consapevole delle molte difficoltà e del poco tempo a disposizione, abbia colto la gravità della situazione ed abbia la volontà di provare a sbrogliare l’intricata mole di problemi che si sono accumulati quest’anno. Argomento principe è stata ovviamente la questione anelli inamovibili dei richiami vivi. Preso atto dello studio commissionato da Federcaccia Lombardia in cui si dimostra come tre quarti degli anelli nuovi siano difformi dalle misure comunicate dal produttore degli stessi, Anelli, il cui cognome rende la vicenda nel merito veramente kafkiana, ha assicurato l’impegno del proprio partito nel sollecitare gli uffici regionali alla risoluzione della vicenda.
Sappiamo con certezza che il capogruppo ha avviato un serrato confronto con i colleghi della regione Liguria alle prese con una vicenda dai contorni simili e quindi non ci resta che affidarci alla volontà politica di una forza importante e determinante in Lombardia come quella della Lega per provare a superare questa situazione avviando una sostituzione di tutti gli anelli fallati. Si è poi parlato dei rapporti con la DG Agricoltura e l’Ufficio caccia, interrotti dopo le manifestazioni avvenute sotto il Pirellone nonostante i rappresentanti delle associazioni venatorie avessero avuto durante l’incontro con il Presidente Attilio Fontana e l’assessore Fabio Rolfi l’impegno che in tempi brevi sarebbe stata creata una Consulta tra Associazioni venatorie e funzionari regionali. Anche su questo argomento il capogruppo Anelli ha assicurato il proprio impegno per richiedere la costituzione in tempi brevi della Consulta.
Sulla questione funzionari regionali, a nostro modo di vedere responsabili della strategia delle tre delibere, una delle quali due giorni prima dell’inizio della stagione venatoria, impugnate dalla Lac e sospese dal Tar di Milano, ecco, su quest’argomento Anelli ha preso atto delle nostre critiche e delle nostre richieste ma non ha preso nessun impegno, malgrado le insistenze dei presenti. In sintesi quindi restiamo in attesa di fatti concreti, quello che dovevamo dire in modo civile e approfondito lo abbiamo riportato ad un rappresentante istituzionale che con attenzione ci ha ascoltati. Certo potremmo salire nelle richieste di incontro ai vertici più alti della Lega ma crediamo che Anelli abbia recepito tutto e qualcosa dovrà pur smuoversi.
Anche perché è la stessa Lega sotto attacco. È ormai notizia apparsa su tutti gli organi di informazione che durante un controllo mentre era a caccia nel proprio appostamento fisso al consigliere regionale Floriano Massardi, i carabinieri forestali gli hanno sequestrato 4 richiami perché a loro modo di vedere avevano degli anellini inamovibili non regolamentari. Non entriamo nel merito della vicenda perché siamo certi che in sede di giudizio i giudici sapranno certificare la verità. Conoscendo però Massardi ci sembra quantomeno strano che non abbia avuto la premura di verificare i propri anelli poiché perfettamente a conoscenza delle difformità dimensionali riscontrate dalle nostre analisi certificate. Non serve essere un veggente né un emulo della Sibilla Cumana per immaginare che un controllo poteva essere fatto al consigliere Massardi e quindi ci pare strano che possa avere fatto uno scivolone del genere.
Saranno i giudici ad emettere la sentenza anche se certi organi di stampa si sono già sbilanciati pesantemente condannando immediatamente l’esponente leghista, come del resto, per esempio, tutti coloro che 4 anni fa sono stati coinvolti nella vicenda dell’abbattimento dei cinghiali, un Piano coordinato dalla Polizia Provinciale e dall’Amministrazione Provinciale di Brescia. Ma il giudice è stato di avviso completamente opposto e ha assolto tutti ridando dignità e giustizia a coloro che erano stati accusati ingiustamente, ma tutti esposti ad una gogna mediatica su alcuni organi di informazione. Fortunatamente le sentenze si emettono nelle aule dei tribunali e non sugli organi di informazioni. Siamo fiduciosi anche per l’amico Massardi.
La Polizia Provinciale di Brescia, Nucleo Ittico venatorio, segnala che durante i controlli degli ultimi giorni sono stati sanzionati cacciatori per l’utilizzo di richiamo elettro-meccanico, il cosiddetto Fonofil. Senza avere la presunzione di essere migliori di chicchessia, la nostra associazione condanna fermamente e senza giustificazione alcuna l’utilizzo di queste apparecchiature. Sono oggetti che oltre che essere severamente vietati per l’utilizzo venatorio, nulla hanno a che fare con la figura del vero cacciatore. Se non vogliamo condannare la nostra passione dobbiamo prendere le distanze da tutti coloro che usano questi apparecchi, a costo di perdere anche associati. Federcaccia non presta più tutela legale per questi reati da anni. (Fonte FEDERCACCIA BRESCIA – CACCIAPENSIERI)