Come reso noto dalla Federcaccia provinciale di Brescia nella sua rubrica settimanale “Cacciapensieri”, la recente modifica della legge regionale lombarda 26 del 1993 ha previsto la consegna del tesserino venatorio a mezzo posta e all’indirizzo di residenza dei cacciatori a partire dalla stagione 2019-2020. L’associazione ha sottolineato la necessità di aggiornare la banda dati dei cacciatori, in primis gli indirizzi. Ecco perchè è stato consigliato di fornire una copia del codice fiscale e di prendere visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali.
La Regione Lombardia ha chiesto alle associazioni dei cacciatori, che normalmente raccolgo i tesserini dei propri associati di raccogliere questa fotocopia. FIDC Brescia sa che questa incombenza burocratica è solo l’ultima di una lunga serie, oltre ad essere difficilmente comprensibile, ma la richiesta è questa e bisogna rispettarla. Ecco come prosegue la nota: “Fino a qualche anno fa a Brescia il tesserino veniva spedito a casa compiendo un servizio ineccepibile. Con il passaggio della delega caccia alla Regione la distribuzione è avvenuta tramite i comuni che nella stragrande maggioranza si sono sempre adoperati con grande disponibilità.
Negli anni però qualche comune si è sfilato ed i presidenti di sezione di questi comuni, armati di deleghe facevano la spola con l’UTR. Federcaccia Lombardia ha insistito in questi anni per portare in Regione il “modello Brescia” ed alla fine, anche grazie alla disponibilità dell’assessore Fabio Rolfi e del consigliere Floriano Massardi siamo riusciti ad ottenere che l’obbligo di spedizione del tesserino ad domicilio del cacciatore venisse messo in legge. Facciamo quindi quest’ultimo sforzo per entrare nella modernità anche nella distribuzione dei tesserini”.