Abbattimenti di cinghiali in selezione in ATC Unico, i risultati sono incoraggianti. Il presidente dell’ATC Unico Alessandro Sala ha comunicato i dati al 22 novembre, quindi recentissimi, relativi agli abbattimenti di cinghiali nel territorio dell’Ambito. I selecontrollori hanno abbattuto 67 cinghiali, di cui 29 in zona vocata e 38 in zona non vocata. Un primo risultato quindi incoraggiante perché ricordiamo realizzato soprattutto in zone dove è vietata o impossibile la caccia in braccata, cioè con le mute di cani, e perché realizzata su animali che si erano abituati a stare in zone dove, indisturbati, potevano arrecare parecchi danni alle colture agricole, soprattutto quelle specializzate, come i vigneti.
Molto interessanti anche i carnieri effettuati dalle 11 squadre di cinghialai che sempre nel territorio dell’ATC Unico hanno abbattuto ad oggi 280 animali sui 450 previsti dai piani di prelievo. I piani ogni anno vengono raggiunti e spesso si chiede alla Regione un ampliamento che di norma viene concesso a seguito di calcoli specifici. Mancano ancora 170 cinghiali ma la stagione è lunga; inoltre devono ancora cadere interamente le foglie dalle piante, situazione questa che agevolerà in parte il lavoro sia dei canettieri che di coloro che sono alle poste.
La caccia al cinghiale in braccata è un’attività particolarmente articolata che prevede una grande organizzazione da parte del caposquadra che spesso porta ad una forte coesione del gruppo, anche fuori dalla battuta di caccia. Le moderne tecnologie hanno anche facilitato alcuni aspetti di questa caccia: oggi quasi tutti i cani sono dotati di satellitare in modo da poterli recuperare con molta facilità e minor dispendio di tempo.
Sempre i cani sono quasi tutti dotati di corpetti di protezione, potremmo paragonarli ai giubbotti antiproiettile, per proteggerli dagli attacchi dei cinghiali che come noto sono molto aggressivi quando si trovano in difficoltà. Insomma la caccia in braccata al cinghiale in forma collettiva ha ormai preso piede nella nostra provincia e le squadre rispondono sempre più responsabilmente al compito di gestione del territorio loro affidato. (Fonte FEDERCACCIA BRESCIA – CACCIAPENSIERI)