È passato più di un mese da quando Federcaccia Lombardia a nome di tutte le associazioni venatorie lombarde ha chiesto per iscritto un incontro all’assessore Fabio Rolfi ed ai dirigenti dell’Ufficio Caccia sul tema degli anelli degli uccelli da richiamo. Un tema caldissimo, fuori controllo a causa dei ripetuti sequestri effettuati dalle forze dell’ordine ai danni di cacciatori convinti di avere i richiami in regola e di non aver mai manomesso nessun anello. Il clima di terrore instaurato dai controlli ha convinto centinaia di capannisti a non uscire a caccia proprio perché sono indefiniti i termini cui si riferiscono i controlli.
Serve una modifica del quadro normativo regionale, serve una presa di coscienza della gravità del problema da parte di Regione Lombardia, serve una soluzione. Ma dopo un mese non solo non è stata fissata una data per l’incontro ma non è stato dato nessun cenno di risposta. Un amministratore che non risponde sbaglia, i funzionari che non rispondono sono dalla parte del torto, una politica che non affronta i problemi reali e contingenti dei cittadini è inadeguata. Perché nessuno risponde da Milano: non sanno che pesci pigliare, non hanno soluzione adeguate? Troviamoci tutti insieme e unendo le forze sicuramente una soluzione la troviamo! Ma non è facendo finta di nulla, non rispondendo che si ottempera al proprio dovere di funzionario pubblico e di Amministratore eletto dai cittadini.
Oppure la Regione e gli Uffici competenti ci dicano che il problema non interessa, che sono più importanti le linee guida per la caccia alla coturnice o lo Studio di Incidenza del nuovo Piano faunistico. Almeno l’onestà intellettuale di una riposta la pretendiamo, senza acredine, senza livore, ma la pretendiamo. Il silenzio della Regione sta solo peggiorando la situazione ed instillando nei cacciatori un senso di sconforto e incredulità verso questi atteggiamenti evasivi. Ma passerà lo sconforto, la rassegnazione, la disillusione e troveremo le forze per reagire, legalmente, civilmente, elettoralmente perché non possiamo far schiacciare in questo modo una passione vera e consentita dalla legge fatta a Roma e peggiorata dalla legge fatta a Milano. (Fonte FIDC BRESCIA – CACCIAPENSIERI)