La sezione provinciale di Brescia della Federazione Italiana della Caccia è intervenuta per commentare la novità in vigore dal 1° gennaio scorso per quel che riguarda la tassa di concessione regionale. Da undici giorni, infatti, l’imposta da 64,56 euro può essere pagata solamente tramite bonifico bancario, una scelta che sembrerebbe ininfluente e innocua ma che sta in realtà provocando diversi disagi. La scomodità è uno di questi.
I cacciatori e i dirigenti sono abituati, secondo Federcaccia Brescia, a recarsi presso l’ufficio postale per saldare in una soluzione unica questa tassa, quella regionale e la tessera assicurativa, senza dimenticare la concessione del capanno che è obbligatoria per i capannisti. Le Poste sono preferite dagli anziani e molti cacciatori lo sono, oltre che poco abituati agli sportelli delle banche.
La Regione Lombardia, inoltre, sta imponendo il bonifico e questo vuol dire anche l’apertura di un conto, condizione non sempre alla portata di tutti. Federcaccia Brescia è convinta che l’assessore all’Agricoltura, Giovanni Fava, abbia capito tutto questo, ma le iniziative rimangono poco comprensibili. Il suggerimento dell’associazione venatoria è quello di dividere la cifra tra i 70mila cacciatori della regione e modificare il valore della tassa per evitare disagi ancora più onerosi.