Federcaccia Brescia ha diffidato ufficialmente la Polizia Provinciale dal conferire eventuali ordini di servizio di Vigilanza Venatoria alle Guardie zoofile dell’ANPANA.
Quindi nessun dubbio! Quello che lascia perplessi però è che esisteva già una nota del Ministero inviata alla Prefettura di Torino che sosteneva tra l’altro che: “le guardie zoofile nominate dal Prefetto non possono esercitare la vigilanza venatoria in carenza di un apposito atto autorizzatorio rilasciato dall’amministrazione provinciale”, confermando l’insufficienza – a quel fine (la vigilanza venatoria) – della nomina prefettizia e la necessità di un apposito atto di nomina quale guardia giurata venatoria volontaria adottato dall’organo provinciale.
In sostanza quindi le guardie zoofile volontarie se vogliono fare vigilanza venatoria devono sostenere l’esame come previsto dalle Legge Regionale e poi ottenere l’autorizzazione dell’Amministrazione Provinciale, così come fanno del resto tutte le altre guardie volontarie. Non riusciamo dunque a comprendere perché l’Ente preposto, cioè l’Assessorato alla Polizia provinciale, non abbia applicato le circolari ministeriali nonostante Federcaccia Brescia abbia inviato più di un documento a supporto delle proprie tesi.
Per questi motivi abbiamo deciso di inviare una formale diffida e la richiesta di annullamento di tutti i verbali elevati da questi volontari, evidentemente privi del titolo autorizzativo. Valuteremo inoltre ulteriori azioni legali in merito per riportare certezza sull’argomento e chiarire una volta per tutte che chi chiede il rispetto delle regole ai cacciatori deve lui per primo rispettarle!
10 gennaio 2014
Federcaccia