L’Ambito Territoriale di Caccia di Brescia è ufficialmente commissariato. Con il Decreto numero 90 il Presidente della Regione Attilio Fontana ha nominato un commissario nella figura dell’avvocato Davide Brumana, facente parte dello staff dell’assessore regionale Fabio Rolfi; Brumana oltre alle competenze personali vanta anche molti anni di esperienza come segretario di un importante Comprensorio Alpino bergamasco ed è quindi sensibile alle problematiche venatorie oltre che esserne un profondo conoscitore. Nel decreto della Regione si legge che il commissariamento si è reso necessario poiché “dal mese di maggio 2018 il Comitato di Gestione, a seguito di convocazione da parte del Presidente, non si è più validamente riunito”.
In sostanza a partire da quella data cinque dei dieci componenti del Comitato non hanno mai partecipato alle riunioni facendo sempre mancare il numero legale. Segnalata la questione da parte del Presidente Oscar Lombardi la Regione ha diffidato il presidente Lombardi ad indire una nuova riunione per il 5 luglio. Anche in questo caso 5 membri non si sono presentati. Di conseguenza, non essendo in grado di garantire le sue funzioni essenziali, l’ATC è stato commissariato.
Lascia perplessi leggere i punti all’ordine del giorno del Comitato convocato il 5 luglio: approvazione acquisto fagianotti e starne, piano abbattimento lepri 2018/2019, approvazione acquisto fagiani e stesura date immissioni fagiani. Argomenti fondamentali per l’imminente stagione venatoria: perché cinque persone si permettono di mettere a rischio la stagione venatoria di migliaia di cacciatori bresciani?! Serve chiarezza e andremo fino in fondo alla questione.