Il presidente di Federcaccia Benevento, Antonio Ricciardi, contesta la decisione della Provincia di affidare la gestione dell’Oasi “Pantano” alla LIPU e attacca l’assessore Aceto.
Con una propria note il presidente provinciale di Federcaccia, Antonio Ricciardi, ha contesta la decisione da parte della Provincia di Benevento di affidare la gestione dell’Oasi “Pantano” all’associazione ambientalista Lipu. Ricciardi inoltre polemizza con l’assessore provinciale Aceto, per non aver fatto nulla per il programma di ristrutturazione della gestione della caccia. Si legge nel comunicato di Riccardi: “Leggiamo con interesse il comunicato stampa della Provincia col quale informa di aver affidato la gestione dell’Oasi di Protezione denominata “Pantano” all’Associazione Ambientalista Lipu, e con altrettanto interesse il comunicato dell’Assessore Gianluca Aceto che la Provincia ha disposto l’utilizzo di ben 95mila euro per i ripopolamenti faunistici nelle Zone di Ripopolamento e Cattura della Provincia di Benevento.
Nel ricordare, però, che nell’uno o nell’altro caso si spende danaro proveniente dalle tasse che pagano i Cittadini Cacciatori e non da finanziamenti pubblici, – sottolinea Ricciardi – non possiamo non ricordare all’Assessore che relativamente al programma di ristrutturazione della gestione della caccia, nonostante i continui interventi e sollecitazioni delle Associazioni Venatorie tutte, e della Federcaccia in particolare, in un quadriennio di assessorato non ha fatto letteralmente nulla, sia in materia di programmazione che di gestione”.
Proseguendo Ricciardi incalza, “Mai una iniziativa tesa a migliorare il territorio agro silvo pastorale: mai un confronto ufficiale con le Associazioni Venatorie per affrontare le problematiche del settore soprattutto legate ai rapporti con la Regione; mai una partecipazione ad una riunione con le nostre Associazioni che pure avevano chiesto un suo coinvolgimento rivolgendo inviti e sollecitazioni in merito alla gestione delle Zone di Ripopolamento e Cattura, perché i circa 6.000 ettari di territorio all’uopo destinato erano lasciati in pasto ai predatori ed ai bracconieri”.
“L’unico segnale politico – aggiunge – ha tentato di darlo nella gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia, ma anche qui, dapprima aveva chiesto un incontro per illustrare le sue proposte programmatiche, ma poi si era presentato con una convenzione già scritta per l’affidamento del servizio ad un preteso Comitato Tecnico Scientifico della pianificazione e gestione faunistica-venatoria per il quadriennio 2012/2016. Aveva anche parlato di una disponibilità finanziaria dell’Assessorato di 350.000,00 euro destinati alla gestione venatoria, ma anche questa, si è rivelata parto di fantasia”.
Infine conclude Ricciardi, “E’ inutile, allora, che l’Assessore, cerchi di addossare ad altri responsabilità ed inadempienze che, invece, vanno da ricercarsi esclusivamente nella propria apatia verso una categoria di onesti cittadini che hanno anche la passione di essere Cacciatori, per cui ci auguriamo, proprio per il ruolo politico che lo stesso riveste, che anziché utilizzare il danaro per convenzioni, destini le somme impegnate nell’acquisto di selvaggina da ripopolamento da immettere nel territorio dell’intera Provincia”.
16 febbraio 2013
Federcaccia