A Canneviè (FE) un corso di aggiornamento organizzato da Federcaccia – Ufficio Avifauna Migratoria sul tema “Ricerca e conoscenza per costruire il futuro della Caccia”.
Si è svolto sabato 23 giungo a Canneviè (Ferrara) il corso di aggiornamento per tutti i cacciatori, soci Fidc e non solo, dedicato alle tematiche relative ai calendari venatori, organizzato con l’intento di analizzare tutti gli aspetti alla base delle scelte operate delle Regioni e meglio comprendere quali prospettive si presentino alla vigilia della nuova stagione venatoria.
Aprendo i lavori il Vicepresidente Carnacina ha introdotto le tematiche su cui è focalizzata l’attenzione dell’Ufficio Avifauna, che sta lavorando per costruire un futuro in cui la caccia non sia una attività compresa e difesa solo dai cacciatori, ma venga riconosciuta da tutta la società come un’importante risorsa, superando così i pregiudizi che in ancora troppe occasioni condizionano le scelte di politica venatoria.
Per raggiungere questo obiettivo l’unica strada percorribile è quella da tempo imboccata dalla Federazione, basata sulla formazione e l’aggiornamento per valorizzare e diffondere sempre più il patrimonio culturale e di conoscenze che il cacciatore possiede.
La beccaccia è stata al centro del primo intervento, tenuto dal Prof. Mario Spagnesi, che ha affrontato tutti gli aspetti scientifici e gestionali legati a questa specie, sulla quale sono attualmente in corso numerose ricerche e studi, anche da parte dell’Ufficio Avifauna Migratoria. “Conoscere per gestire” il titolo della relazione, che ha presentato consistenza demografica e trend della popolazione a livello nazionale ed europeo e descritto le rotte migratorie.
Notevole è l’interesse cinegetico attorno a questa specie, per questo le scelte gestionali finalizzate alla conservazione dovranno essere improntate alla riqualificazione degli habitat e all’intervento contro pratiche che possano danneggiarla, tema che ha ispirato fra le altre iniziative la campagna di sensibilizzazione dell’Ufficio Avifauna contro la caccia alla posta.
A seguire, l’intervento del Dott. Michele Sorrenti si è concentrato sulla presentazione dei dati che possono essere utilizzati per la scelta delle date di apertura e chiusura del prelievo delle singole specie di avifauna migratoria. Il Dott. Sorrenti ha esposto e motivato le proposte che l’Ufficio Avifauna ha presentato sui calendari venatori, inviate anche a tutte le Regioni italiane per fornire supporto nell’elaborazione degli stessi. Nel corso del suo intervento è stato in particolare sottolineato che la conoscenza reale della demografia delle popolazioni delle specie migratrici si ottiene confrontando e analizzando tutte le ricerche disponibili, e non solo i dati di BirdLifeInternational.
L’Ing. Alfonso Lenzoni ha poi mostrato gli studi effettuati dall’ACMA, settoriale Fidc particolarmente orientata allo studio delle specie acquatiche, dando un dettagliato approfondimento delle ricerche effettuate nel corso degli anni anche grazie al fondamentale contributo dei cacciatori, che hanno volontariamente collaborato. È grazie all’impegno e agli studi condotti dall’ACMA sui migratori acquatici – ha giustamente ricordato Lenzoni – che si sono raggiunti importanti risultati in grado di fornire un valido supporto per la gestione degli uccelli acquatici.
Il dott. Carlo Romanelli ha concluso la mattinata affrontando un approfondimento delle normative europee alla base delle cacce in deroga, collegando gli aspetti storico culturali delle tradizioni ad esse legate con le normative oggi presenti a livello nazionale e internazionale.
L’intenso programma della giornata è ripreso nella seduta pomeridiana con gli interventi sull’aggiornamento dell’iter per la reintroduzione dello storno tra le specie cacciabili da parte del Prof. Spagnesi; dell’analisi regione per regione dei termini di apertura e chiusura possibili in ognuna a seconda dei dati risultanti a livello locale da parte del dott. Sorrenti e della presentazione dei risultati delle ricerche su beccaccino e frullino da parte del Dott. Daniel Tramontana, che ha nuovamente dimostrato come i dati forniti dai cacciatori, in questo caso aderendo all’iniziativa dei “Diari di caccia” intrapresa dall’Ufficio Avifauna, hanno permesso di effettuare uno studio consistente sulle due specie.
Fuori programma, ma assai interessante la partecipazione al dibattito del dott. Dario Buscema, dell’Ufficio Caccia Regione Friuli Venezia Giulia, che dimostra come anche le Amministrazioni regionali sentano sempre più il bisogno del supporto di tecnici preparati e dati scientifici per meglio indirizzare tutti i provvedimenti in materia di caccia.
I molti cacciatori che affollavano la sala, hanno mostrato grande attenzione e condivisione per le delicate tematiche affrontate, dimostrando che la maggior parte dei cacciatori comprende l’importanza del proprio ruolo anche di gestori della fauna e dell’ambiente e manifesta la volontà di svolgere in maniera attenta e responsabile la propria passione.
Si conferma ancora quindi il successo delle giornate formative organizzate dall’Ufficio Avifauna Migratoria. Un ringraziamento particolare per la splendida ospitalità va a tutta la struttura dell’Oasi di Canneviè, che si è rivelata ancora una volta la sede ideale per iniziative di questo tipo.
Ufficio Avifauna Migratoria
Federazione Italiana della Caccia