La sezione provinciale di Asti della Federazione Italiana della Caccia ha organizzato il consueto corso di preparazione all’esame di abilitazione venatoria destinato agli aspiranti cacciatori. Si tratta di un appuntamento che si ripete a cadenza annuale e che prevede lezioni suddivise in sette serate, a partire dal prossimo 7 marzo alle 20:30. La sede scelta per lo svolgimento del corso è quella della Federcaccia astigiana, per la precisione a Via Nino Costa 1. Questo corso, inoltre, è fondamentale per tutte quelle persone che sono intenzionate ad acquisire l’abilitazione per la pratica della caccia. Le varie lezioni, le cui date saranno comunicate successivamente, verteranno sulle materie dell’esame di abilitazione, dunque le leggi e i regolamenti nazionali e regionali, la zoologia applicata all’attività venatoria, la tutela dell’ambiente, i principi di salvaguardia delle produzioni agricole, le armi da caccia e il loro utilizzo e le norme principali di pronto soccorso.
Gli aspiranti cacciatori hanno l’opportunità di essere ammessi a sostenere la prova di esame per conseguire l’abilitazione venatoria anche nei sei mesi precedenti il compimento della maggiore età, a patto che vi sia la possibilità di esercizio effettivo una volta divenuti maggiorenni. Inoltre, bisogna ricordare che il cacciatore che ha ottenuto la prima licenza può recarsi a caccia solamente insieme a un altro cacciatore che ha la licenza da almeno tre anni e che non abbia mai commesso violazioni.
Chi non dovesse essere ritenuto idoneo, al contrario, potrà ripetere l’esame di abilitazione dopo 120 giorni dal primo esame. Il corso ad Asti si focalizzerà sulle tre prove che è necessario superare per avere la licenza. Ogni singola prova è fondamentale per capire qual è il grado di preparazione del candidato e viene caratterizzata anche da prove pratiche di riconoscimento delle diverse specie di fauna selvatica. Le tre prove sono quella scritta a quiz, l’esame orale e la prova pratica.
Solitamente ci si trova ad affrontare trenta domande a risposte chiuse, gran parte delle quali relative alle leggi sulla caccia (nazionali e regionali appunto), oltre a zoologia, armi e quant’altro. Alle due prove successive si viene ammessi in caso di quattro errori al massimo in materia di legislazione oppure due errori per la zoologia, due errori per le armi oppure tre errori per la materia che riguarda la tutela della natura. Nel corso della prova orale si affrontano le stesse materie appena elencate e nell’ipotesi di esito positivo il presidente della commissione esaminatrice provvede a rilasciare il certificato di abilitazione all’attività venatoria.