Oscar Stella, vicepresidente regionale della Federcaccia Veneto, ha commentato la recente sentenza della Corte Costituzionale. Stella ha criticato il consigliere regionale Sergio Berlato, accusato di voler confermare il proprio “alveare elettorale” con le proprie capacità in ambito faunistico-legislativo. Federcaccia Veneto ha ricordato come la mobilità non sia stata presa in considerazione nei vari piani faunistici nel corso degli ultimi venti anni, di conseguenza non è più necessario attenderne uno nuovo per l’attuazione.
Allo stesso Berlato è stato quindi chiesto di lasciar perdere il consenso elettorale e di copiare quanto fatto positivamente dalle altre regioni italiane per i migratoristi. D’altronde, Stella ha ribadito la presenza di soluzioni per il mondo venatorio all’interno della legge nazionale sulla caccia. Il consigliere regionale è stato anche invitato a copiare la mobilità attuale concessa nel resto del paese e a farla approvare in tempi rapidi, visto che non è ancora tardi, almeno per quel che riguarda questa annata venatoria.
Tra l’altro, Stella ha colto nella sentenza anche la precisazione di come le associazioni venatorie non riconosciute non debbano essere presenti nei comprensori alpini. Se la Regione Veneto non vorrà che il piano faunistico venatorio venga impugnato si dovrà adeguare al dettato della Consulta.
La Federcaccia tutela le riserve di caccia non i cacciatori