L’ISSF (International Shooting Sport Federation, la Federazione Mondiale del Tiro) ha respinto le recenti accuse lanciate dal vicepresidente Luciano Rossi, il quale si è scagliato contro il programma di tiro delle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Rossi, numero uno della FITAV, ha inviato una lettera a tutte le federazioni che fanno parte dell’ISSF, suggerendo la discussione dell’uso del laser da parte del segretario generale come possibile futuro del tiro sportivo.
La federazione mondiale ha voluto sottolineare come queste affermazioni siano prive di qualsiasi fondamento, anche se il dibattito sul laser esiste davvero e lo stesso segretario generale ha ricevuto diverse domande da parte del Comitato Olimpico Internazionale. Le autorità ISSF hanno però spiegato come non esistano laser da impiegare per il tiro e la federazione non supporterà mai uno scenario del genere.
Si è parlato anche di accordi segreti e discussioni relative all’abolizione delle armi da fuoco in occasione dei Giochi Olimpici, ma anche questa accusa è stata rispedita al mittente. La raccomandazione dell’ISSF per le Olimpiadi di Tokyo è che il programma di tiro venga sviluppato e deciso da un comitato ad hoc, oltre che approvato dal Comitato Esecutivo della Federazione e dal Consiglio Amministrativo.