La nuova linea Progress della Fausti viene lanciata sul mercato con una serie di accorgimenti estetici e meccanici del tutto unici. L’utilizzo del nickel consente a quest’arma di resistere agli agenti atmosferici ed all’usura derivante dal continuo utilizzo durante l’attività venatoria.
La Fausti non si smentisce mia e lancia sul mercato il modello che va colmare l’ultimo “vuoto” nel proprio catalogo. Dopo le splendide doppiette, sovrapposti e persino un express, la Fausti presenta la nuova linea di fucili semiautomatici “PROGRESS”.
Questa linea è stata appositamente progettata, disegnata e costruita dalla Fausti per ultimare ed estendere la scelta di armi sportive di elevati standard qualitativi per la caccia e lo sport.
I nuovi semiautomatici PROGRESS sono disponibili sia in versione a sottrazione di gas, sia sono basati sul sistema inerziale. Oggi sono fruibili nei calibri 12 e 20 in due distinte versioni: standard con carcassa incisa e finitura nera anodizzata, ed in versione con carcassa in nickel color argento.
La carcassa è stata costruita in lega di alluminio ergal, la fine di ottenere leggerezza e resistenza agli agenti atmosferici. In entrambe le versioni a recupero di gas e inerziale, l’otturatore è in versione a testina rotante, con l’espulsore elastico, quest’ultimo installato sulla carcassa.
Il sottoguardia è stato creato servendosi del tecnopolimero rinforzato in fiberglass, con il quale si va a garantire, contemporaneamente, affidabilità, robustezza, la leggerezza dell’arma ed una straordinaria conservazione dell’estetica ai ricorrenti strofinamenti della mano.
Il grilletto dorato, crea un gradevole contrasto con il nero del sottoguardia e con la carcassa.
La canna è disponibile in varie lunghezze, esattamente da 61 a 76 centimetri, per la quale è stato scelto l’acciaio speciale SAE4140 e sottoposta ai più rigorosi controlli ad ultrasuoni. Cromata internamente e finita esternamente con una brunitura, la canna è provvista di bindella da 7 mm che finisce con un mirino a grano in ottone. Per la culatta è stata scelta l’integrazione con la canna.
Il Fausit Progress viene venduto con 5 strozzatori interni, del modello ormai reso “obbligatorio” dalla consuetudine poiché adatti perfino all’uso con pallini di acciaio.
La chiave degli strozzatori in dotazione ha una duplice funzione, ossia avvitare e svitare gli strozzatori di serie e la ghiera che blocca la molla contenuta nel serbatoio.
Le calciature sono in noce europeo, finite a vernice e con zigrinatura eseguita al laser.
Il serbatoio ha una capacità di 4 cartucce tipo magnum e di 5 standard, certamente nella configurazione senza il limitatore di legge. Il calcio e l’asta sono entrambi in noce standard, con il zigrino realizzati con il sistema Optowood.
Per gli strozzatori, l’otturatore, la testina rotante, la manetta, il trasportatore, il bottone sganciamento, il cut-off, è stata pensata l’utilizzo dell’ossidazione con trattamento di Nichelatura Chimica. Considerati tutti questi accorgimenti estetiche e meccanici, si può tranquillamente giungere alla conclusione che tutti i modelli Progress, sia in versione a sottrazione di gas, sia in versione con il sistema inerziale, sono raffinati. Dal punto di vista dei risultati e dell’utilizzo, il fucile esibisce una notevole velocità al brandeggio ed al puntamento, in particolare. Il funzionamento è a regola d’arte e la qualità di tutti i componenti viene garantita da un’azienda come la Fausti, la quale ha da sempre puntato sull’eccellenza, riuscendo a conquistare importanti fette di mercato sia in Italia che all’estero. In definitiva, la Fausti non si è smentita nemmeno in quest’occasione, a prova del fatto che il made in Italy può e deve essere competitivo in tutti i settori. Non resta che augurare alle tre sorelle Fausti di continuare il loro splendido lavoro.