In una degna cornice le sorelle Fausti hanno presentato il loro nuovo sovrapposto curioso già nel nome e ricco di motivi tecnici ed estetici di interesse per un’ampia clientela nazionale e dei vari mercati esteri estimatori del marchio.
di Emanuele Tabasso
In periodi dove tanti limitano le spese, anche quelle che dovrebbero risultare degli investimenti, è doppiamente piacevole aderire all’invito che la ditta Fausti ha esteso a un congruo numero di addetti alla comunicazione del settore armiero, nello specifico quello delle armi lunghe a canna liscia e rigata. Villa Baiana nella tenuta La Montina, sulle colline poco distanti dal lago d’Iseo, ha accolto in un’atmosfera professionale e insieme di cordialità la presentazione del nuovo sovrapposto che l’azienda di Marcheno ha ideato per agire con sempre maggiore incisività nell’ampio mercato in cui opera e proporsi sui nuovi emergenti. Le tre sorelle Elena, Giovanna e Barbara hanno spiegato con dovizia di elementi l’avvio del nuovo progetto dove la bellezza gioca un ruolo dominante, dando per assodati gli elementi tecnici conosciuti e che ora rivedremo. Accordare la ricerca del bello con la funzione non è un impegno gravoso, solitamente i due elementi procedono di pari passo, e l’unico vero inciampo è rappresentato dai costi. Superfluo affermare come si sia tutti un po’ viziati dalle cose di un certo livello e che la mediocrità non esalti alcuno: il guaio è sempre rappresentato dalla spesa, fattore che negli ultimi tempi ha dato qualche fastidio a molte persone. La ricerca della giusta clientela e dello stimolo adeguato per far sentire necessario un acquisto si pongono alla base di questo progetto in cui il nome del fucile di Dickson, Round Body, riappare per significare qui un’impostazione stilistica dove il verbo arrotondare è diventato il tema dominante: la chiave di volta sta proprio nell’eleganza delle linee giocate con sapiente maestria sulle curve bilanciate, proporzionate, adeguate a ogni particolare di questi fucili. Oculatamente si è svolto il tema partendo da una base e creando una proposta ampia e articolata per soddisfare tante esigenze.
Fausti Italyco: Le due serie fondamentali
Il nome Italyco, accattivante e sottilmente curioso, dà connotazione alla linea con bascula tradizionale e batterie corte, mentre Italyco SLX è appannaggio di quella con cartelle lunghe: entrambe con canne lisce e dedicate alla caccia. Si toccano con giustezza anche il settore della caccia a canna rigata, con l’appellativo di Italyco Express, e quello della pedana con l’Italyco Sport Edition. Nel primo e più vasto raggruppamento sono presenti tutti i calibri, tranne i poco usati 24 e 32, e ognuno ha la bascula con misure specifiche tranne 28 e .410 Mg. che usufruiscono della medesima, e camere da 70 o 76 mm. Molte le misure di canna dove si parte dai 60 cm per arrivare agli 81; più finalizzate le scelte nella serie da Sporting dove manca il calibro 16 e le canne sono da 71, 73, 78 e 81 cm. Le strozzature possono essere fisse, con valori a richiesta, oppure mobili con i diversi gradi usuali, così come si può scegliere fra monogrillo selettivo o bigrillo e gli estrattori normali o automatici. La calciatura si avvale di noce turca o circassa lavorata con perizia nell’incassatura, negli zigrini manuali, nella finitura a olio per far risaltare le pregevoli caratteristiche di questo legno che dona ai fucili un tono di gran classe: anche qui la scelta spazia sull’impugnatura all’inglese, a pistola o Principe di Galles. Degno di nota il leveraggio esterno del sistema Aoget per lo svincolo dell’astina dove alla linea si somma la funzionalità di un punto di presa davvero ergonomico: piccole cose si dirà, ma denotano attenzione per il lavoro e qualificano il prodotto. Ancora un dualismo per scegliere la finitura di bascula e delle eventuali cartelle: o la classica tempera ad argento vecchio con incisioni di gusto per la disposizione e per la realizzazione a bulino, oppure l’altrettanto gradevole e storica tartarugatura, chiamata Bone & Charcoal, realizzata su fondo liscio da un maestro tedesco del settore con vivace mescolanza di tinte decise e accattivanti sfumature. Difficile scegliere considerando che entrambe le opzioni vivacizzano con classe le curvature, specialmente appezzabili sulle bascule dotate di cartelle lunghe. Si pone cura anche nei particolari come la chiave di apertura, di buona linea e realizzata non in microfusione, ma di fresa da massello in pezzo unico con il perno.
Fausti Italyco: La meccanica
Tutti i modelli, fatta eccezione per l’Express, conservano il sistema brevettato di tenuta chiamato Four Lock® dotato di semiperni e orecchioni con quattro punti di contrasto dati da due rilievi ricavati nei fianchi di bascula contro cui si pongono pari incavi ricavati nel monobloc, e in aggiunta di due tenoni affiancati posteriori che insistono contro il traversino di fondo: nel profilo posteriore di questi si inserisce il tassello comandato dalla chiave per attuare la chiusura. Nell’Express ci si avvale sempre di semiperni e orecchioni, ma sono assenti le spallature laterali mentre i due tenoni affiancati sono passanti così da affidare allo spessore del dorso di bascula il giusto contrasto per cartucce vivaci che spaziano dall’8x57IRS al .30R Blaser e al 9,3x74R o negli statunitensi .30-06 Sprg., .45-70 Gvt. e .444 Marlin. Le batterie montate sul sottoguardia si avvalgono di molle a spirale su guida: scatti ben regolati e senza filature sono alla base per sparare bene e con la giusta piacevolezza. Fra gli accessori spicca la valigetta di trasporto e nelle quotazioni indichiamo i due estremi con 5.700,00 € e 7.500,00 € cui va aggiunta l’IVA.
Un prodotto quindi in linea con le esigenze di gusto e resa che gli appassionati conoscitori non mancheranno di valutare: oltre al classico calibro 12 e al 20 sempre più diffuso si è fatta rapidamente strada la coppia dei due piccoli, 28/70 e .410 Mg. dove le dimensioni ridotte e la sportività del loro impiego daranno un’ulteriore spinta al già accattivante profilo dell’Italyco.
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