I selvatici sul territorio piemontese
“Dall’esperienza all’innovazione”: al via il primo di un ciclo di incontri promossi dai Pensionati di Coldiretti Piemonte, in collaborazione con Donne Impresa e Giovani Impresa per indagare tematiche di agricoltura, attualità e società. “L’evoluzione dei selvatici sul territorio piemontese e le implicazioni economiche e sociali in agricoltura” è il titolo dell’evento, che si è svolto presso lo Starholtels Majestic di Torino, in cui sono intervenuti Ezio Ferroglio, professore presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino, Giacomo Pezzano, professore presso la Facoltà di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, Sergio Barone, presidente dei Pensionati Coldiretti Piemonte, Monia Rullo, responsabile Donne Impresa Piemonte e Claudia Roggero, delegata di Giovani Impresa Piemonte.
Rapporto uomo-natura
A portare il saluto di Coldiretti Piemonte il vice presidente, Bruno Mecca Cici, a seguito del quale si è entrati nel vivo dei tre macro temi della mattinata: l’evoluzione dei selvatici, il rapporto uomo/natura e il binomio cambiamento ed innovazione. “Abbiamo voluto iniziare questo ciclo di incontri da un tema molto caro al nostro territorio piemontese, estremamente esposto agli effetti dell’evoluzione numericamente massiccia dei selvatici nelle aree rurali che causano danni all’agricoltura, incidenti stradali e, non da ultimo, rispetto ai cinghiali, la peste suina africana – spiega Sergio Barone, presidente dei Pensionati di Coldiretti Piemonte -. Serve una programmazione per il futuro, quella che fino ad ora spesso è mancata, per far sì che venga gestita correttamente questa crescita della fauna selvatica e che possa essere bilanciata e mediata con l’attività agricola che, necessariamente, deve andare avanti e che è fondamentale per la produzione di cibo. L’obiettivo è quello poi, dopo ciascun appuntamento, di creare un dossier di dati e di istanze da presentare alla nostra politica per avere dei risultati concreti e inizieremo proprio dall’evento di oggi a farlo”.
Una soluzione concreta da ricercare
“La situazione attuale ci testimonia che è urgente trovare una soluzione concreta per voltare pagina nella gestione della fauna selvatica, per creare le condizioni – evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – affinché le nostre imprese possano continuare a garantire il presidio dei territori e possano continuare tutti i giorni a garantire la sovranità alimentare, tenendo conto dei trend sempre maggiori che vedono da parte dei cittadini una particolare affezione al mondo animale. Un’indagine di Altronconsumo del maggio 2022, testimonia che il numero di animali domestici in Italia ha raggiunto i 62 milioni con quasi 59 milioni di abitanti in Italia. D’all’altro lato, dobbiamo tenere conto che negli ultimi 7 anni i danni causati dai cinghiali si aggirano intorno ai 17 milioni di euro in Piemonte, secondo i dati dell’Ispra. Per questo è fondamentale, pensare a come prevenire tali fenomeni, prima ancora di risarcire i danni” (fonte: Coldiretti).