La CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) è entrata a “gamba tesa” nella questione della fauna selvatica, un’emergenza cronica del nostro paese. L’associazione ha pubblicato un comunicato ufficiale per parlare di ungulati e nutrie che mettono a rischio la sicurezza pubblica e il settore agricolo. Nella nota si legge come siano ormai tre anni che il problema viene denunciato e che le istituzioni hanno fatto ancora troppo poco dal punto di vista normativo e operativo.
Ci saranno sicuramente delle manifestazioni in Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna. Inoltre, non è escluso nemmeno l’intervento dell’Esercito. L’azione dei soldati non è una semplice provocazione, gli animali sono diventati ingovernabili e si vuole fare di tutto pur di evitare eventi luttuosi, come avvenuto in passato. La CIA ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni, oltre che commisurato alla pericolosità attuale: tra l’altro, “con l’arrivo dell’estate la situazione avrà un peggioramento fisiologico”.
La Confederazione ha monitorato il territorio, rilevando coltivazioni e allevamenti continuamente sotto la minaccia di cinghiali e lupi. Le nutrie non sono da meno, quindi la guardia non va abbassata in nessun caso. Il comunicato si conclude con la richiesta di attivazione tempestiva di tavoli di concertazione con il governo e le varie regioni, in modo che ci siano finalmente le contromisure giuste.