Nel grossetano il problema dei cinghiali si fa sempre più rilevante e ai danni alle coltivazioni si aggiungono quelli causati in ambiente urbano dagli ungulati che si avvicinano alle città.
Negli ultimi due mesi, a Grosseto, per ben tre volte sono stati avvistati cinghiali alle porte della città e in una delle circostanza non si è trattato di un semplice avvistamento ma di un incontro molto ravvicinato. L’ultimo avvistamento risale alla mattinata di sabato 22 ottobre scorso e l’animale visto nei pressi del quartiere Barbanella di Grosseto, pare fosse un grosso esemplare di cinghiale.
Nella circostanza capitata invece il primo ottobre scorso ad un sessantaseienne grossetano si è trattato di un vero e proprio incontro ravvicinato: alle 23:00 circa l’uomo viaggiava a bordo della propria Ford Focus lungo via della Serenissima, nei pressi dell’Ospedale, quando dal ciglio della strada è spuntata improvvisamente una grossa ombra.
L’uomo racconta l’accaduto, “Ho frenato e sterzato per cercare di evitarlo, ma la via è troppo stretta e il mio tentativo è stato vano. Non ho potuto evitare l’impatto”. L’auto investe il cinghiale urtandolo con la parte anteriore destra nel posteriore facendolo così girare su stesso per poi sbattere con il muso contro la fiancata dell’auto. Sul posto sono poi intervenuti i vigili urbani che hanno effettuato il sopralluogo ritrovando la carcassa dell’animale riverso nella cunetta.
Il problema dell’automobilista però è il risarcimento dei danni provocati alla propria autovettura, circa 2.500 euro, dall’animale che non avrebbe dovuto trovarsi così vicino all’ambiente urbano e così, dopo aver sporto regolare denuncia al Comune per l’incidente subito, l’uomo chiede il risarcimento certo di ottenerlo visto che lungo la via non ci sono cartelli che segnalano l’attraversamento di animali selvatici.
Purtroppo però al Comune non sono della stessa idea e comincia lo scaricabarile, infatti spiega l’automobilista, “La strada è comunale ma in Comune mi hanno detto in modo informale che non sempre questi casi vengono risarciti. E che, comunque, la competenza è della Provincia perché l’animale è selvatico”.
Anche in provincia l’uomo non ottiene soddisfazione, infatti racconta, “Mi hanno spiegato che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e la proprietà non è riconducibile a nessuno. E per questo il rimborso non è garantito”.
La risposta degli enti locali però porta un po’ di fiducia e Fabio Rosso dell’Ufficio Assicurazioni del Comune spiega, “La normativa è fumosa e cambia spesso. Prima se ne occupava la Regione, poi è passata alle Province. Qui al Comune di richieste risarcimento per danni di animali ne arrivano poche, 4 o 5 quest’anno, ma ultimamente una l’abbiamo liquidata”.
Dalla Provincia poi spiega spiega Graziella Ricciardi dell’Ufficio economato e sinistri, “Se c’è la segnaletica di attraversamento fauna selvatica i risarcimenti non si fanno. Abbiamo tantissime richieste, a volte anche solo per un sasso in mezzo alla strada. Comunque per ciascuna istruiamo una pratica e, ultimamente, una sentenza di Cassazione in Umbria ha consentito una maggiore apertura nelle liquidazioni”.