Nei giorni scorsi FACE, la Federazione delle associazioni venatorie europee, ha aderito, insieme a Copa-Cogeca, CEJA ed ELO, a una dichiarazione comune sull’aumento dei conflitti tra i grandi carnivori in Europa, che evidenzia le questioni più urgenti per ciascun settore e definisce chiare richieste politiche. Per la comunità europea dei cacciatori le questioni sono varie, come l’essere esclusi dal processo decisionale dopo anni di gestione di successo o l’impatto sulle popolazioni di selvaggina dato dall’elevata densità dei grandi carnivori o ancora la perdita di preziosi cani da caccia.
A causa delle recenti richieste di una protezione più rigorosa, della mancanza di chiari obiettivi di conservazione e delle richieste non ascoltate degli attori rurali, il grado di tolleranza sociale dei grandi carnivori ha raggiunto il suo limite o sta diminuendo in molte aree d’Europa. Per garantire la conservazione a lungo termine dei grandi carnivori europei sarà necessaria una gestione attiva e flessibile di molte popolazioni, che promuova l’accettazione sociale e una convivenza di successo.
Torbjörn Larsson, Presidente di FACE, ha dichiarato: “Questa dichiarazione rafforza la posizione di FACE rispetto alla Direttiva Habitat e alle sue disposizioni per la conservazione dei grandi carnivori, cioè l’urgenza di una maggiore flessibilità e di adattare il livello di protezione delle specie quando è documentata una forte ripresa delle popolazioni (uso dell’articolo 19, direttiva Habitat). Per essere chiari, si tratta di utilizzare le disposizioni esistenti all’interno della Direttiva Habitat, non di riscriverla”.