Chi ha partecipato all’evento
Organizzato dalla Federazione Italiana della Caccia si è svolto nei giorni scorsi a Todi, in provincia di Perugia, un incontro di lavoro che ha visto riunirsi una rappresentativa delle organizzazioni venatorie europee riunite in FACE – la Federazione che raccoglie e rappresenta circa 7 milioni di appassionati cacciatori dei diversi Stati d’Europa, alla cui passione e vitalità è stato più volte fatto riferimento e reso onore nel corso della riunione – e le Associazioni venatorie italiane aderenti. Il presidente FACE Torbjörn Larsson e il Segretario Generale David Scallan, accompagnati da Helmut Dammann-Tamke, Presidente di DJV, l’Associazione dei Cacciatori Tedeschi e l’esperto legale della stessa Friedrich von Massow; Ian Bell, CEO della BASC, l’Associazione inglese dei cacciatori, e Eoghan Cameron, Presidente di BASC; Gerardo Arroyo, consulente legale della Reale Federazione Spagnola di Caccia e Nicolas Rivet, CEO della Federazione Nazionale dei Cacciatori francese, hanno incontrato il Presidente nazionale di Federazione Italiana della Caccia Massimo Buconi, Gian Luca Dall’Olio, Past president FIdC e Vicepresidente Face per l’Italia, il dottor Michele Sorrenti, coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche FIdC e Presidente del gruppo di lavoro FACE sulle Direttive Uccelli e Habitat, e il responsabile della comunicazione della Federazione Marco Ramanzini.
Tutela della caccia
Al tavolo di lavoro, incentrato sulle problematiche venatorie internazionali e le necessarie azioni che attraverso FACE a livello centrale presso il Parlamento Europeo e la Commissione e nei singoli Stati aderenti con un’azione coordinata possono essere messe in campo a tutela della caccia e delle attività legate alla ruralità, sia a livello politico che di rapporti con la società, dalle diverse Associazioni aderenti, si sono seduti anche i vertici delle altre Associazioni venatorie italiane aderenti a FACE: il Presidente di Libera caccia Paolo Sparvoli, di Enalcaccia Lamberto Cardia accompagnato dal Vicepresidente Iacopo Piantini e il Vicepresidente ANUUMigratoristi Vladimiro Boschi. In considerazione degli argomenti trattati e per un più completo e articolato quadro della realtà venatoria italiana, per molti versi peculiare rispetto agli altri Paesi europei, erano presenti alla riunione anche Marina Berlinghieri e Pietro Pietrafesa di Fondazione UNA e Daniele Bertoni, Vicedirettore generale della Fabbrica d’Armi P. Beretta. Nell’occasione ha portato il suo saluto, con un apprezzato intervento su una realtà vicina al mondo venatorio e che risente malgrado i successi internazionali del crescente clima di ingiustificata ostilità per tutto ciò che ruota attorno all’impiego legale e sportivo delle armi da fuoco, l’on. Luciano Rossi, Presidente nazionale FITAV e International Shooting Sport Federation ISSF.
Accettazione sociale
Fra gli argomenti trattati, la riunione di coordinamento del gruppo di lavoro ha posto una particolare attenzione ai temi che rappresentano a livello europeo le principali sfide per i membri FACE e per la caccia. Un focus specifico è stato fatto sulla questione chiave dell’accettazione sociale della caccia, un tema centrale e comune a tutta la comunità dei cacciatori in ogni Paese e che richiede per essere affrontata con successo una sempre maggiore cooperazione tra i membri della Federazione, così come un sempre maggior coinvolgimento anche di altre Associazioni venatorie e di categoria internazionali, a esempio CIC e SCI, ma anche di organizzazioni agricole e zootecniche così come di Enti e organizzazioni che si occupano o rappresentano le attività rurali tradizionali nel loro complesso, sempre più prese di mira da una comune e ben orchestrata campagna di opinione tesa a influenzare l’opinione pubblica europea stravolgendo completamente il rapporto uomo/natura e animali in funzione di una visione animalista e vegana e in cui l’ostilità nei confronti della caccia rappresenta solo uno degli aspetti.
Un importante momento di confronto
“Sono lieto di aver ospitato in Italia questo importante momento di incontro e di confronto” ha dichiarato il presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi al termine della sessione di lavori. “L’Europa continua incomprensibilmente a essere avvertita nel nostro Paese come qualcosa di distante e secondario, se non addirittura ostile e così buona parte delle sue manifestazioni e organizzazioni. Per quanto ci riguarda, limitandoci al nostro mondo di cacciatori, ritengo invece FACE una istituzione importante e sempre più necessaria. La presenza a livello centrale europeo di una rappresentanza dei cacciatori dei diversi Paesi è molto più strategica di quanto non venga normalmente percepita dagli appassionati italiani. Questo non vuol dire che non ci siano aspetti da migliorare e su cui lavorare. Anche per questo motivo le occasioni di confronto come questa sono importanti. Ad esempio su un tema per noi fondamentale come quello della migratoria, che nel nostro Paese è ancora la forma di caccia prevalente per il 50% dei praticanti, abbiamo avuto occasione per ribadire le peculiarità dell’Italia e delle altre Nazioni che come noi hanno tradizioni e culture venatorie che affondano le loro radici nel Mediterraneo e le conseguenti necessità e istanze, anche in termini di accettazione presso la società civile e le istituzioni, che ci differenziano dalla situazione delle altre nazioni del centro e nord Europa. Su questo tema, lavoriamo da sempre e devo dire che ho potuto rilevare piena comprensione e apertura. Questo non fa che rafforzare la mia intenzione di aumentare ancor più il nostro impegno su questo particolare aspetto della nostra presenza in FACE” ha concluso il Buconi.