Come si può leggere nel comunicato ufficiale, nel nostro paese si è creata una importante e proficua collaborazione tra gli ornitologi, gli osservatori di uccelli e gli stessi cacciatori. L’unione di forze consente di coprire in maniera ideale le zone umide, soprattutto quelle di dimensioni maggiori, in primis la Laguna di Venezia e il Delta del Po.
Seguendo quanto indicato dall’ISPRA, inoltre, le squadre miste vanno a contare gli uccelli acquatici e visitano le aree di concentrazione che sono indicate proprio dai cacciatori e dai proprietari dei terreni. In Italia sono disponibili ben 18 anni di dati, con stime accurate delle popolazioni di volatili e le indicazioni delle tendenze. Nel primo mese del 2017, infine, il freddo ha portato a un conteggio alto di diverse specie di anatre e la collaborazione dei cacciatori è stata fondamentale come non mai.