Sono ben 430 i progetti che fanno parte del Manifesto per la Biodiversità FACE, di cui è stato pubblicato il Rapporto del 2019. Grazie in particolare all’impegno di Federcaccia Nazionale e del suo Ufficio Studi e Ricerche, cui si affiancano diverse iniziative a livello regionale, l’Italia si classifica seconda con ben 44 progetti, dopo la Francia e prima del Regno Unito. Il Manifesto raccoglie tutte le iniziative – realizzate e in corso – riguardanti la conservazione della Natura: dal ripristino degli habitat al monitoraggio delle specie, dalla gestione integrata dei siti Natura 2000 all’eradicazione delle specie aliene invasive.
Ben il 52% dei progetti riguarda il monitoraggio delle specie e in questo Federcaccia a vari livelli, dal Nazionale ai Regionali, ha dato un importante contributo con le ricerche su varie specie di uccelli e mammiferi. Dalla beccaccia, all’alzavola e cesena con la telemetria satellitare, ai progetti di monitoraggio dell’allodola e del tordo bottaccio con l’inanellamento scientifico, dal monitoraggio della lepre italica in Sicilia e in Italia centrale, al coniglio selvatico fino al prestigioso LIFE sulla starna, hanno tutti trovato spazio, insieme a molti altri riguardanti i ripristini ambientali, in particolare di zone umide.
Uno di questi, un gioiello nel campo dei risultati raggiunti in un’area medio-piccola, è quella di Guerino Morselli, cacciatore e naturalista, il cui progetto è stato citato nel report. È importante notare che molti progetti hanno riguardato la comunicazione quale mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle iniziative di conservazione di aree o di salvaguardia di specie. La raccolta dei progetti continua, ma il Manifesto rappresenta già un’opportunità importante per promuovere nella società il ruolo dei cacciatori quali conservatori degli habitat e delle specie.