La prima edizione di questo rapporto risale al 2015 e ha preso in esame 181 progetti di conservazione in cui viene appunto coinvolto il mondo venatorio. Inoltre, si tratta di casi che hanno a che fare con la strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità valida fino al 2020. In 23 delle 34 azioni che sono state proposte i cacciatori hanno fornito un contributo essenziale per il raggiungimento della strategia comunitaria. Nel 2016 si è molto discusso di Direttiva Uccelli e Direttiva Habitat, di conseguenza FACE ha incentrato il report su questo argomento specifico.
Lo scorso anno il 43% dei progetti in cui sono stati coinvolti i cacciatori del continente europeo (221 in totale) ha avuto a che fare con i siti di Natura 2000. Ogni stato membro deve conservare in maniere soddisfacente gli habitat e i siti di interesse europeo: come sottolineato dal presidente della Federazione, Michl Ebner, i cacciatori europei sono direttamente coinvolti con finanziamenti, monitoraggi, restauri e conservazioni.