Fabarm XLR5 Gold: La Casa di Travagliato ha lasciato parecchio tempo fa la zona di Gardone trasferendosi nella piana bresciana dove il distacco ha prodotto nuove soluzioni innestate sui concetti costruttivi fondamentali nella realizzazione dei propri fucili.
di Emanuele Tabasso
Quando molti anni fa il semiautomatico a canna liscia si è imposto sul mercato non solo nazionale la Fabarm ha preso a cuore lo studio di tale arma dedicandole energie e ricerca. Il panorama attuale è certo cambiato, ma proprio in tali frangenti si comprende meglio la portata di quanto si è studiato prima a tavolino mettendolo poi in pratica sulle macchine operatrici. Il semiautomatico di questa azienda ha sempre goduto fama di robustezza, praticità, ottima resa sul campo e, cosa non disprezzabile, una quotazione decisamente favorevole. L’innovazione ha sorretto di continuo l’idea di fondo e il modello XLR5 rappresenta oggi un punto fermo e qualificato della produzione: su questo fucile infatti si trovano condensate tante migliorie che fanno di un’arma affiancata nell’apparenza a molti concorrenti un qualcosa di profondamente diverso. Vediamo allora quali siano i particolari per raggiungere tale stacco, una sorta di personalizzazione che fa sentire chi sceglie Fabarm un appassionato che non si accontenta di una soluzione dettata sovente dall’onda emozionale.
Fabarm XLR5 Gold: La meccanica
La carcassa è ricavata da un estruso di lega d’alluminio, l’Ergal 55, lavorata con successive operazioni di fresa: fin qui nulla di diverso se non una linea accattivante che distingue il fucile a prima vista, ma insieme c’è una ricerca approfondita per le sezioni resistenti che forniscono la proverbiale robustezza mantenendo il peso in limiti piuttosto bassi per il calibro adottato: per fornire subito qualche numero indichiamo i 2.900/3.100 g per il 12/76, secondo la canna prescelta fra le misure di 61 – 66 – 71 – 76 cm a cui si aggiunge un’inusitata misura da 90 cm che concorre a elevare il peso intorno ai 3.300 g. Su tale entità di canna sarebbe bello condurre delle specifiche prove balistiche: speriamo in un futuro prossimo. Torniamo al nostro Gold: oltre alla struttura osserviamo la finitura superficiale anodizzata nera garante contro le ossidazioni e altre aggressioni esterne per una maggiore tranquillità del possessore; a distinguere il prodotto si nota l’applicazione sui fianchi di selvatici in metallo dorato. Fra le particolarità tecniche troviamo il sistema a presa di gas, denominato Pulse Piston, composto da un pistone autoregistrante in elastomero con valvola in zirconio per lo sfiato dei gas: il risultato del materiale impiegato e della taratura di esercizio è un movimento molto fluido, con diluizione dell’energia lungo tutto il tempo di riarmo, quindi con interferenza minima sulla spalla del tiratore che manterrà facilmente la linea di mira per l’eventuale ripetizione del colpo. Gioca in questa prerogativa la bilanciatura molto curata di tutto l’insieme. Il congegno presenta pure il vantaggio d’essere autopulente e con un rivestimento superficiale allo zirconio, nemico delle ossidazioni e dell’usura: sono quindi richiesti interventi minimi per la manutenzione. Il sistema di vincolo meccanico riposa sul tassello mobile posto nel carrello otturatore e la mortisa corrispondente praticata nell’estensione di culatta della canna.
Fabarm XLR5 Gold: La canna
Tra le peculiarità in cui la Fabarm si è distinta con molto anticipo c’è senz’altro lo studio della foratura delle canne per ottimizzare la resa delle cartucce, minimizzare l’effetto negativo del rinculo, prepararsi all’impiego dei pallini di acciaio. Le canne Tribore HP evidenziano una prima parte piuttosto lunga, dopo la camera di cartuccia, forata con sovralesatura rispetto ai parametri tradizionali del calibro, circa 18,8 contro 18,2-18,4 mm, quindi con sezione allargata per ridurre la pressione, allungandone insieme il diagramma, evitando il così detto colpo d’ariete; la sezione si restringe poi alle misure consuete, ma procedendo con una certa conicità, non con l’usuale forma cilindrica, riaprendosi per arrivare allo strozzatore intercambiabile, lungo ben 82 mm dove l’andamento di pendenza e la sezione sono in funzione della rosata che si desidera ottenere. Una definizione che assomma tutte queste prerogative è l’effetto cono di Venturi dove il restringimento prima e l’allargamento poi genera una decisa accelerazione del fluido che lo attraversa. In effetti lo sciame di pallini incalzato dalla massa dei gas di combustione si può ritenere tale e gli effetti non si fermano alla velocità, ma continuano sulla densità della rosata e sull’energia sviluppata. Cinque gli strozzatori del tipo Inner forniti insieme al fucile per coprire ogni esigenza dalla beccaccia all’anitra. Da notare come queste canne siano provate al BNP a 1630 bar per una superiore garanzia di resistenza.
Fabarm XLR5 Gold: La calciatura
La possibilità di avere una calciatura in noce di grado 2,5 privilegia la componente estetica seguendo uno stile di cui l’azienda ha sempre potuto vantarsi proponendo pezzi di noce di classe elevata, lavorati con maestria e personalizzati da bordature a disegno degli zigrini, andando incontro a richieste e gusti anche dei mercati esteri che assorbono una quota rilevante della produzione. Siamo paladini di quest’ultima opzione e apprezziamo non soltanto il lavoro ben fatto su questo materiale di pregio, ma la personalizzazione che anche qui si riesce a conferire rendendo immediatamente riconoscibile un Fabarm.