La sezione regionale del Piemonte della Federcaccia ha pubblicato una nota ufficiale per evidenziare l’opposizione presentata alla nomina di un consigliere regionale nel comitato di gestione di un Comprensorio Alpino. Secondo l’associazione venatoria si è tentato di “affossare caccia e cacciatori piemontesi”, ma le cose sono andate diversamente. Lo scorso mese di febbraio sono stati rinnovati i comitati degli stessi Comprensori e degli Ambiti Territoriali di Caccia, accorpati dopo una decisione dell’assessorato regionale definita “scellerata”.
Il prossimo 11 luglio si discuterà tutto di fronte al TAR, ma lo stupore maggiore è stato destato dalla nomina del consigliere nel nuovo comitato dei Comprensori Alpini Torino 2 e Torino 3. Come ricordato da Federcaccia Piemonte, tutto questo è stato reso possibile dal richiamo del consigliere in “quota enti locali”. Però questo incarico ha fatto pensare subito alla imbarazzante situazione che si sarebbe creata, con il consigliere nella doppia condizione di controllore e controllato.
In effetti, l’attività di ATC e CA è controllata dalla Regione, il che identifica un evidente conflitto di interesse. L’associazione ha fatto presente questa anomalia fin da subito, poi la nomina è saltata. Due settimane fa il consigliere regionale si è rivolto alla Città Metropolitana di Torino, dichiarandosi indisponibile a ricoprire il ruolo. Per Federcaccia Piemonte “Tanto tuonò…che piovve“: la speranza dell’associazione è che si evitino nuovi danni al mondo venatorio