Bonciolini, segretario del SIFAP-FederFauna, ha sottolineato soprattutto la disinformazione che è stata ingigantita anche da alcuni media, senza dimenticare le manifestazioni di odio contro la falconeria e chi la pratica, con i social network che hanno accentuato il tutto. Tra l’altro, non si deve dimenticare che questa arte è stata riconosciuta di recente patrimonio immateriale dell’umanità e quindi è impossibile associarla al bracconaggio, essendone l’antitesi.
Il Sindacato ha evidenziato la nascita in cattività dei falchi e il fatto che l’allevamento ne aumenti le popolazioni. Bonciolini ha invitato chi abbia dei dubbi a partecipare a uno degli eventi organizzati, così da capire realmente le loro funzioni educative. Tra gli aspetti più controversi della possibile diffamazione c’è il fatto che le perplessità siano state messe in luce da un rappresentante del WWF.