Vanno a caccia e tornano a casa senza fucile e munizioni. E con una denuncia, uno per abbandono di armi, l’altro per porto abusivo di armi. È quanto accaduto ad Alvito (provincia di Frosinone), nei giorni scorsi, a due cacciatori cinquantenni di Frosinone. Tutto è scaturito da un “bisogno fisiologico” che ha costretto uno dei due cacciatori a fermarsi con l’auto per raggiungere il cespuglio più vicino.
Ha lasciato l’amico in macchina anche per controllare il fucile. In quei pochi istanti è passata una pattuglia di carabinieri e alla vista della macchina parcheggiata si è avvicinata per i controlli di routine. I militari hanno notato fucile e munizioni e a quel punto è scattata la denuncia. Si sono alzati di buon mattino per raggiungere Alvito per una battuta di caccia. Complice forse anche le basse temperature e la distanza, uno dei due frusinati è stato costretto a scendere dall’auto per raggiungere il “nascondiglio” più vicino per soddisfare il suo bisogno fisiologico.
Pochi istanti e mai avrebbe pensato di ritrovarsi i militari accanto alla sua macchina, dove aveva lasciato un amico con cui doveva andare a caccia e al quale aveva “affidato” il fucile. Vedendo i lampeggianti è corso subito verso il veicolo. Inevitabile però la denuncia per abbandono di armi. L’uomo si è affidato all’avvocato Nicola Ottaviani. Denuncia anche per l’amico con cui pensava di trascorrere insieme una mattinata di caccia. Quest’ultimo è accusato di porto abusivo di armi (Ciociaria Oggi).