EPS Campania, scrive ai competenti organi regionali in merito alla proposta di attivazione di un Corso di formazione e specializzazione per Monitoratori Beccacciai; “occuparsi” della specie anche al di fuori del periodo venatorio.
L’Ente Produttori Selvaggina Campania scrive all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Danila Nugnes, ed agli organi regionali interessati, in merito alla proposta di attivazione di un Corso di formazione e specializzazione per Monitoratori Beccacciai; i cacciatori potranno così “occuparsi” della specie anche al di fuori del periodo venatorio.
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Preg.mo Assessore Regionale all’Agricoltura
Della REGIONE CAMPANIA
On. Daniela NUGNES
REGIONE CAMPANIA
Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali
Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali
U.O.D. Pesca Acquacoltura e Caccia
Agli AA.TT.CC. della Regione Campania
Rispettivi Comitati di Gestione
Loro Sedi
Alle Province della Regione Campania
Loro Sedi
A tutte le Associazioni Venatorie della Regione Campania
Loro Sedi
EPS Ente Produttori Selvaggina per la gestione del patrimonio naturale e faunistico
Sezione Regionale Campania_Settore ricerca e studi faunistici
Oggetto: Proposta attivazione Corso Monitoratori Beccacciai – Proposta progetto raccolta ali degli uccelli migratori
Al fine di armonizzare la ricerca scientifica, con l’obiettivo di raccogliere un approfondimento e un aggiornamento della conoscenza dello status di tutte le specie interessate dal prelievo faunistico venatorio in Regione Campania, nonché di predisporre una rete di monitoraggio dei flussi migratori delle specie che rivestono il maggiore interesse venatorio e che manifestano le maggiori esigenze gestionali nelle nostra regione; questa scrivente Sezione Regionale Eps Campania, propone a tutte le parti interessate (Regione, Provincie, Ambiti Territoriali di Caccia, Associazioni Venatorie, Enci) di condividere con un progetto unitario e svolto a carattere regionale un’approfondito studio e la messa in atto di quanto riportato in oggetto.
I risultati dello studio confluiranno nella redazione dell’aggiornamento costante della carta faunistica regionale che dovrebbe definire le linee guida per la futura gestione faunistico-venatoria della Campania e per la redazione dei programmi e dei calendari venatori negli anni a seguire.
A seguire una BREVE SINTESI delle idee progetto proposte, da approfondire e condividere con tutte le parti e le componenti interessate:
Nel periodo di migrazione primaverile prenuziale, gli ATC organizzano il monitoraggio della specie, previa predisposizione di piani di monitoraggio nelle aree vocate. Tali aree devono essere omogenee sotto il profilo ambientale ricomprendendo, ove possibile, anche le aree interdette all’attività venatoria, previa autorizzazione degli enti preposti. L’attività di monitoraggio sarà effettuata da parte di cacciatori esperti, che hanno seguito idonea attività formativa secondo le direttive tecniche dell’ISPRA.
Entro il 31 marzo 2015, in concomitanza con la riconsegna del tesserino di abbattimento i cacciatori che hanno abbattuto beccacce dovranno consegnare l’ala destra degli esemplari prelevati all’ATC in cui si è residenti o ammessi, per il rilievo dei dati relativi alla classe di età, che dovrà essere effettuato dagli ATC stessi anche con l’ausilio di enti o associazioni specializzate. I dati censiti, saranno opportunamente registrati/inviati/trasmessi agli Uffici preposti della Regione Campania, anche eventualmente tramite l’implementazione del sito web: www.campaniacaccia.it
Al cinofilo cacciatore di beccacce è richiesta una preparazione non solo strettamente venatoria ma necessariamente allargata a materie quali l’etologia e la biologia riferite alla specie, la comprensione dei cambiamenti climatici e nozioni di salvaguardia degli habitat naturali. La crescita culturale del mondo venatorio passa attraverso la formazione di un nuovo cittadino/cacciatore, attento alle dinamiche del prelievo e curatore della biodiversità.
Il Corso di formazione e specializzazione per monitoratore di Beccaccia trasforma la passione venatoria in un vero e proprio servizio a disposizione degli enti gestori e della caccia per l’attuazione di politiche sostenibili di gestione della fauna. La beccaccia non appartiene ai cacciatori, né tantomeno agli enti territoriali che la ospitano alcuni mesi dell’anno. La beccaccia appartiene all’Europa e gli studi in corso ci confermano la necessità di un approccio internazionale e di un’evoluzione culturale non più rimandabile.
Obiettivo del Corso sarà quello di dare la possibilità ai cacciatori di “occuparsi” della specie anche al di fuori del periodo venatorio. In questo modo le Provincie in sinergia con gli AA.TT.CC e la Regione Campania potranno contare su cacciatori specialisti selezionati ai quali affidare compiti di ricerca e monitoraggio permanente.
Il Corso riguarderà:
1- Migrazione e cambiamenti climatici
2- Etologia della Beccaccia
3- Analisi degli habitat naturali
4- Laboratorio di lettura delle ali
5- Tecnica di sessaggio
6- Etica venatoria
Il Corso si terrà con la docenza di esperti professionalmente qualificati nelle materie.
Le modalità d’iscrizione al Corso potranno essere le seguenti:
– Domanda di iscrizione da presentare ai rispettivi ATC di residenza venatoria
– versamento di una quota di iscrizione pari ad € _____
Al termine del Corso verrà rilasciato un attestato di Monitoratore di Beccaccia necessario per svolgere le attività di Studio e Monitoraggio richieste.
REGOLE PER IL MANTENIMENTO DELLO STATUS DI MONITORATORE – censore
1) A chiunque, titolare del tesserino di monitoratore di cui sopra, venga contestato dalle competenti autorità in ambito di vigilanza venatoria un’infrazione alle leggi che regolano la caccia viene sospesa immediatamente l’autorizzazione rilasciata.
2) Chiunque, titolare del tesserino di monitoratore di cui sopra, attua dei comportamenti non idonei con il fine per il quale è stata rilasciata l’autorizzazione, viene sospeso dall’attività di monitoratore autorizzato e sottoposto a tutte le verifiche del caso
Proposta progetto raccolta ali degli uccelli migratori
Lo studio si articola in 3 anni ed interesserà tre stagioni invernali (ed altrettante stagioni venatorie): a partire dalla stagione 2014/15, 2015/16 e 2016/2017. L’obiettivo è quello di raccogliere, al termine dei tre anni, un approfondimento e un aggiornamento della conoscenza dello status di tutte le specie interessate al prelievo venatorio, nonché di predisporre una rete di monitoraggio dei flussi migratori delle specie che rivestono il maggiore interesse venatorio e che manifestano le maggiori esigenze gestionali. I risultati dello studio confluiranno nella redazione dell’aggiornamento costante della carta faunistica regionale che dovrebbe annualmente, poi, definire le linee guida per la futura gestione faunistico-venatoria della Regione Campania al fine di armonizzare la programmazione faunistico venatoria ed il relativo schema di prelievo nella predisposizione dei calendari venatori. Le specie oggetto dello studio saranno: tutti gli Anatidi cacciabili, la Quaglia (Coturnix coturnix), la Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), la Folaga (Fulica atra), la Pavoncella (Vanellus vanellus), la Beccaccia (Scolopax rusticola), il Colombaccio (Columba palumbus), la Tortora (Streptopelia turtur), l’Allodola (Alauda arvensis), il Merlo (Turdus merula), la Cesena (Turdus pilaris), il Tordo bottaccio (Turdus philomelos) e il Tordo sassello (Turdus iliacus).
MODALITÀ DI RACCOLTA E CONSEGNA DELLE ALI: Ai cacciatori che fossero interessati a collaborare verrà richiesto di asportare un’ala da ciascun esemplare delle specie sopra indicate (e comprese nel calendario venatorio annuale) abbattuto nel corso dell’attività venatoria. Dall’esame dell’ala è infatti possibile risalire all’età (e in alcuni casi al sesso) dell’animale e, di conseguenza, raccogliere importanti informazioni sulla struttura delle popolazioni migratrici che transitano e/o svernano in Campania. È importante, per evitare confusione, che su ciascun esemplare venga asportata una sola ala, quella meno danneggiata dall’abbattimento. L’ala, per essere utilizzabile, dovrà essere recisa dalla base in modo che conservi tutte le penne del volo e le relative copritrici (vedi figura).
È importante indicare per ciascuna ala la data e la provincia di abbattimento. Pertanto le ali dovranno essere raccolte, da ogni cacciatore, (per esempio in una busta di plastica) per data e località. Ulteriori precisazioni sulla località di abbattimento (Comune o località) o dati anagrafici del cacciatore sono utili ma non indispensabili. Le ali raccolte devono essere poste in congelatore o essicate aperte (come in figura) indicate e consegnate al centro di raccolta più vicino che verrà indicato e scelto con gli organizzatori del progetto. Tutti i dati e i nominativi dei saranno trattati in accordo alle disposizioni di legge in materia di privacy. Entro il 31 marzo 2015, in concomitanza con la riconsegna del tesserino di abbattimento, le ali saranno consegnate all’ATC in cui si è residenti o ammessi per il prelievo venatorio annuale. Tutti i dati relativi alla classe di età ed al numero delle specie, dovranno essere effettuati dagli ATC stessi anche con l’ausilio di enti o associazioni specializzate. I dati censiti, saranno opportunamente registrati/inviati/trasmessi agli Uffici preposti della Regione Campania, anche eventualmente tramite l’implementazione del sito web campaniacaccia.it
Per qualsiasi informazione sull’attuazione delle iniziative messe in campo, ci si potrà rivolgere ai seguenti contatti istituzionali:
Regione Campania
Ambiti Territoriali di Caccia
Associazioni Venatorie
Enci
Con la speranza di poter discutere e approfondire le proposte progetto, in un apposito tavolo tecnico faunistico venatorio regionale 2014, ci affidiamo alla indiscussa sensibilità dell’Assessore Regionale al ramo, e a quella di tutti i rappresentanti delle associazioni portatori di interessi comuni faunistico venatori, per la realizzazione degli stessi, si resta In attesa di un gradito e positivo riscontro.
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16 maggio 2014
EPS Campania