L’associazione Arci Caccia ha pubblicato un articolo, firmato dal Direttore EPS (Ente Produttori Selvaggina) Marco Franolich, apparso sul sito “La Riserva di Caccia”. Abbiamo positivamente impegnato le energie economiche ed umane con i nostri volontari in un’encomiabile campagna di solidarietà. Ma certamente soldi, sangue, volontariato e generi alimentari serviranno ancora per lungo tempo. Non curanti di qualche animalista sciacallo, una vera iattura per il Paese, come giustamente li epiteta un mio collega direttore, noi continueremo a fare la nostra parte!
E si perché la drammatica guerra al virus, che vinceremo, impone a tutti di riflettere sulla propria storia per comprendere i limiti vecchi conclamati e non riproporli nel futuro. La “crisi” del sistema caccia, già in essere precedentemente al “dramma” attuale, ora ha bisogno di rapide risposte operative argomentate dai fatti.
Dalle nostre case seguiamo i media che sollevano temi attinenti all’economia rurale, l’importanza della nostra agricoltura di qualità da proteggere dalla fauna selvatica, sempre più invasiva anche nelle periferie delle grandi città, e alla necessità di presidi sanitari per il controllo dei selvatici. Il sistema “caccia” o meglio “la gestione venatoria” è la risposta. ATC, CA, aziende faunistiche sono “strumenti” istituzioni insostituibili per l’attuale e futura politica ambientale ed economica del Paese, non sono solo per il “divertimento” dei cacciatori. Ma l’opinione pubblica ci percepisce di contro solo come gli attori fruitori della parte ludico/sportiva e quindi marginali, inutili al futuro. Proponiamoci oggi con coerente approccio razionale per parlare alla società civile ferita, alle istituzioni stressate, alle nuove generazioni per il nostro fare di gestori del territorio.
Al momento un’iniziativa prioritaria è il CALENDARIO VENATORIO 2020.
Proponiamo un approccio unitario, un orientamento nazionale omogeneo alla nostra identità solidale. Semplifichiamo la vita alle Regioni: ognuna riproponga il proprio calendario così come approvato lo scorso anno. L’iniziativa ridurrà il rischio dei ricorsi! In merito alla consegna dei tesserini, laddove non previsto, in via emergenziale nel 2020 la soluzione più funzionale è attendersi un solo contatto per la restituzione del tesserino 2019 ed il ritiro di quello per la stagione venatoria 2020/2021.
Formalizziamo, a voce alta, la nostra disponibilità a ripristinare gli interventi di controllo sostenendo e tutelando così gli agricoltori e utilizzando magari le carni, previ controlli necessari, per ospedali, case-famiglia etc… Si parla tanto di semplificazione, noi ci siamo e sapete tutto di noi!