“La notte di Natale è di solito il momento per i buoni sentimenti, la solidarietà e l’amore per (si spera) tutti gli esseri viventi. Ma ha fatto eccezione la Regione Liguria, il cui presidente Toti, allo scoccare della mezzanotte, ha fatto entrare in vigore l’ordinanza numero 86 in cui concede ai cacciatori liguri le necessarie autorizzazioni per esercitare la loro discutibile ‘passione’, permesso invece negato agli altri cittadini”.
Lo ricorda Enpa Savona, che precisa che “dalle ore 24 del 24 dicembre e fino al 15 gennaio i cacciatori potranno recarsi fuori del comune di residenza e, armati di fucile, andare a sparare alla fauna selvatica, indebolita dal freddo e dalla scarsità di cibo”. La Protezione Animali savonese teme che “in periodo di emergenza covid-19 permettere la libera circolazione di cittadini, tra l’altro con un’alta età media, possa contribuire ad innalzare il numero dei contagiati, dei ricoveri in ospedale e nei reparti di terapia intensiva e, purtroppo, dei decessi”.
Pensa inoltre che “il ‘Decreto Natale’ emanato dal governo non consenta ai cacciatori (ed ai pescatori sportivi) di uscire dal proprio comune di residenza ed auspica un deciso intervento, oltreché del governo, anche delle Prefetture liguri, sperando impartiscano precise disposizioni agli organi di vigilanza per impedire la palese violazione delle norme in vigore”.