Una decisione controversa
Desta stupore e forte perplessità la decisione del Ministero dell’Ambiente di non nominare tra i membri del Comitato di gestione e del Tavolo di consultazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030 alcun rappresentante del mondo venatorio. Ricordiamo che tale Comitato è previsto dal Decreto n.252 del 3 agosto 2023 eha il compito di attuare la strategia dell’Italia per preservare e valorizzare il patrimonio naturale del nostro Paese da qui al 2030. Proprio per questo l’ENALCACCIA ritiene inaccettabile che un intero settore di grande valore economico, sociale e scientifico quale quello della caccia – che da sempre si batte per la difesa dell’ambiente e della natura, suoi naturali ambiti di attività – venga praticamente cancellato all’interno del Comitato. Proprio a fine novembre, nella sua assemblea di Chianciano, l’ENALCACCIA ha posto come frase chiave della sua attività un’affermazione chiara e netta: “In armonia con l’ambiente e la natura per una caccia sicura e sostenibile”.
Intergruppo Caccia
Come è possibile che nel Comitato siedano rappresentanti dei Ministeri, delle Regioni e delle Province Autonome, di associazioni ambientaliste, organizzazioni agricole, cooperative, e altre realtà economiche e sociali, esponenti di WWF Italia, Federparchi, Coldiretti e Confindustria e nessuno del mondo venatorio? Tanto più che anche a livello europeo la caccia svolge un ruolo di primo piano: nel Parlamento di Bruxelles – è il caso di ricordarlo – è stato costituito l’intergruppo della caccia a cui aderiscono oltre cento parlamentari di tutti paesi dell’UE.
Un ruolo fondamentale
L’ENALCACCIA ritiene indispensabile che le associazioni venatorie riunite nella CABINA DI REGIA parlino con decisione con un’unica voce, perché sia rispettato e riconosciuto il loro fondamentale ruolo nel Comitato che dovràgestire la Strategia Nazionale di Biodiversità nei prossimi anni. Il Ministro dell’Ambiente aveva assicurato al mondo venatorio un adeguato coinvolgimento nel Comitato. Il mancato rispetto delle assicurazioni fornite, fonte di forte disappunto, deve trovare una giusta e tempestiva soluzione (Lamberto CARDIA – Presidente Nazionale ENALCACCIA)