Enalcaccia, dopo il riordino degli enti locali, con il passaggio di alcune funzioni prima attribuite alla Provincia, cosà farà la Polizia Provinciale?
In questi giorni, che dovrebbero essere giorni di speranza e di buon auspicio per l’anno appena iniziato e per il futuro, si assiste ad eventi che demoralizzano e che lasciano intravedere un futuro non certo “roseo”. Parlo dei dipendenti pubblici delle province ed in particolare del Corpo di Polizia Provinciale e dei dipendenti degli uffici Caccia e Pesca.
Dopo i vari proclami e provvedimenti che riguardano le provincie, siamo giunti ad una posizione di stallo, dove regna l’incertezza e la preoccupazione per il futuro. Questi Agenti che hanno operato ed operano nel territorio e che lo conoscono come nessun altro, sembrano destinati ad altre amministrazioni od incarichi che ben poco hanno a che vedere con la loro attuale maturata professionalità. Professionalità che hanno messo a disposizione di importanti interventi nel territorio sia come antibracconaggio che per eventi catastrofici che hanno interessato questo nostro territorio.
Privarsi di questi Agenti e destinarli ad altri incarichi pubblici vorrebbe anche dire privarsi di gente di qualificata esperienza. Forse, si crede di risparmiare mettendoli in pensione o destinarli ad altra amministrazione, questo è errato, smettere di pagarli con la mano destra, (soldi pubblici) per pagarli con la mano sinistra, (sempre soldi pubblici).
Non fate l’errore fatto diversi anni fa che, pur di mandarci in pensione, un ente dello stato, ci ha offerto e dato il doppio della liquidazione o anni di scivolo per raggiungere il pensionamento privandosi di veri e propri esperti in materia. Anche in quella occasione, lo Stato, smise di pagarci con la mano destra e continua a pagarci dalle stesse casse, come pensionati, con mano sinistra. Gli Agenti di Polizia Provinciale oltre a sorvegliare giornalmente il territorio provinciale dirigono ed effettuano ripopolamenti faunistici ed ittici, fanno prevenzione sulle sponde dei nostri fiumi e torrenti, segnalando smottamenti e quanto altro possa ostruire il deflusso delle acque, vigilano sui nostri boschi per evitare incendi, incendi che in passato hanno rovinato e deturpato il territorio, fanno prevenzione e denunce per discariche abusive ecc.
Inoltre, sono stati per noi guardie giurate ittiche venatorie volontarie, dei veri insegnanti, spesso collaboriamo con essi ai vari ripopolamenti ittici e faunistici nonché alla vigilanza sulla pesca e sulla caccia. Fate, della Polizia Provinciale, una Polizia rurale, o regionale o/e del territorio, se non la vogliamo più chiamare “provinciale”, con precisi compiti come del resto hanno tutt’ora.
Eugenio Contemori
Delegato Regionale Enalcaccia Pesca e Tiro per la Toscana.
( 3 gennaio 2015 )
Enalcaccia