Gestione della caccia
“Consentire ai cacciatori la gestione dei tesserini in via informatica e intervenire per riallineare la data di consegna dei tesserini con quella di scadenza dell’attività venatoria”. Ad avanzare la richiesta è Stefano Bargi (Lega) che già in passato aveva segnalato problemi burocratici legati alla gestione del tesserino di caccia. Sottolineando che “anche nel 2023 la scadenza dei termini per la restituzione dei tesserini non è stata dilazionata e si stanno riscontrando gli stessi problemi dello scorso anno” e soprattutto rimarcando come “la restituzione in ritardo possa generare sanzioni che possono disincentivare i cacciatori a proseguire la loro attività”, Bargi propone l’utilizzo di un sistema digitale e il riallineamento della data di consegna dei tesserini con quella di scadenza dell’attività venatoria.
La risposta dell’assessore Mammi
L’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi, ha risposto chiarendo che “la problematica del disallineamento nella consegna dei tesserini è problematica limitata e non può essere cambiata in quanto le date sono stabilite dalla legge regionale. Per ovviare il più possibile il disagio, il tesserino per il prelievo del cinghiale in selezione nel periodo 16 aprile – 30 maggio 2022 e 31 marzo marzo – 31 maggio 2023 potrà essere usato anche in un periodo antecedente al 31 marzo, a partire dal giorno in cui è stato consegnato il tesserino al proprio comune. Una scelta necessaria adottata anche per contrastare la diffusione dei cinghiali”. Per quanto riguarda il tesserino elettronico, Mammi ha confermato che “è allo studio la miglior soluzione tecnologica per poter sostituire il vecchio tesserino cartaceo ma, considerando anche l’età media dei cacciatori, non si vogliono adottare strumenti che possano creare ulteriori problemi agli utilizzatori”.
L’adozione di uno strumento digitale
Bargi, condividendo le scelte attuate sulla gestione dei tesserini, ha caldeggiato ulteriormente l’adozione di uno strumento digitale “che possa sostituire il vetusto tesserino cartaceo. Già oggi i cacciatori sono obbligati ad operazioni telematiche nell’esercizio della loro attività. Con un’app da installare sul telefono, poi, si abbatterebbe ogni lungaggine burocratica, si garantirebbe un miglior controllo del cacciatore e, indirettamente, si incentiverebbe un’attività estremamente importante in un momento come quello attuale con una chiara emergenza ungulati e con la peste suina alle nostre porte”.