La Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha approvato in via ufficiale le nuove disposizioni da seguire per quel che riguarda la caccia di selezione al cinghiale. Si tratta del selvatico che provoca i danni più ingenti alle coltivazioni, di conseguenza servono regole certe e precise. Il prelievo venatorio potrà durare fino al 15 marzo del 2019 e si tratta di una novità di assoluto rilievo, visto che i cacciatori avranno a disposizione un mese e mezzo in più rispetto agli anni precedenti.
Fino ad ora l’attività era stata fatta terminare il 31 gennaio di ogni anno, ma evidentemente non è bastato. Le nuove regole da seguire, come messo in luce dalla stessa Regione, entreranno in vigore fra quattro giorni esatti, domenica 15 aprile 2018. Verranno predisposti tutti gli strumenti e i rimedi utili al contenimento dei danni: le coltivazioni che sono in maggiore difficoltà a causa degli ungulati sono quelle dei cereali, dei foraggi, senza dimenticare quelle oleaginose.
Il bilancio si aggrava puntualmente nei mesi primaverili, proprio mentre queste colture sono nella fase precoce della loro maturazione. Il calendario venatorio è stato rinnovato e allungato, la speranza è che ovviamente l’impatto negativo sulle produzioni agricole sia frenato in modo adeguato. In generale i danni da fauna selvatica in agricoltura sono in diminuzione in Italia, ma l’Emilia Romagna rappresenta l’eccezione che conferma la regola.