“Il parco è invaso dai cinghiali ed è stato chiesto un piano di abbattimento poiché con il loro proliferare incontrollato stanno devastando fauna e flora dell’area protetta». Sono le parole messe nero su bianco dal presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte (provincia di Reggio Calabria), Leo Autelitano, che ammette la difficoltà a gestire un fenomeno che si sta sviluppando in tutta la regione e che causa parecchi danni. Colture rovinate, gravemente danneggiate ma soprattutto problemi di gestione del territorio.
Per questo Autelitano aveva sollecitato un piano di abbattimento di questi animali. Una situazione caotica che comporta anche ripercussioni finanziarie negative a diversi titolari di attività nelle zone limitrofe del Parco che adesso hanno chiesto i risarcimenti per i danni subiti.
E le richieste sono parecchie e continuano ad arrivare tanto che gli uffici del Parco sono costretti a monitorare la situazione per capire l’effettiva entità del problema che rischia di esplodere in tutta la sua gravità anche a causa del blocco delle attività dei mesi scorsi in corrispondenza con lo scoppio dell’emergenza sanitaria da coronavirus (Gazzetta del Sud).