L’impegno viene portato avanti dal presidente dell’ente parco, Carmela Cassetta, la quale ha ricordato come da tempo sia stato avviato un piano per catturare i selvatici. Le gabbie e le pasture servono allo scopo, poi è una ditta specializzata ad occuparsi dell’analisi e dell’abbattimento vero e proprio. Si tratta di uno dei programmi per ridurre la presenza degli animali, ma non l’unica.
D’altronde, i recenti fatti di cronaca non permettono di rimanere con le mani in mano. Nell’area del parco, infatti, risiedono diversi nuclei familiari e un 17enne è rimasto ferito qualche sera fa dopo essere caduto dallo scooter in seguito allo scontro proprio con un cinghiale.