Emergenza cinghiali all’Elba, Federcaccia Toscana speranzosa per una probabile svolta sulla questione.
Le speranze di Federcaccia Toscana su una probabile svolta riguardante il ruolo dei cacciatori per l’emergenza cinghiali all’Isola d’Elba dopo il tavolo di confronto tra ATC Livorno 10 ed i soggetti interessati.
“Preso atto… che gli interventi fino ad oggi realizzati dall’Ente Parco nel territorio di competenza e quelli effettuati dalla Provincia di Livorno/ATC LI10 nel restante territorio, … pur avendo ottenuto risultati rilevanti e significativi in termini di capi prelevati, non sono comunque stati sufficienti a invertire la dinamica di continuo aumento della popolazione di cinghiali…”: parte da qui, dalla constatazione comune che misure più incisive sono necessarie, l’accordo siglato dagli Assessorati regionali dell’Agricoltura e dell’Ambiente, da Ispra, dalla Prefettura e dalla provincia di Livorno, dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dall’ATC Livorno 10 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana il 27 giugno scorso.
Un’intesa importante che accoglie molte delle proposte dell’ATC LI 10 e che promuove la collaborazione tra tutti i soggetti a vario titolo interessati. Obiettivo centrale il contenimento con misure immediate e con il coinvolgimento in prima persona dei cacciatori nella gestione della specie anche all’interno dell’area protetta
Di seguito il testo integrale dell’Accordo siglato dagli Assessorati regionali dell’Agricoltura e dell’Ambiente, da Ispra, dalla Prefettura e dalla provincia di Livorno, dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dall’ATC Livorno 10 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana il 27 giugno 2012.
27.6.2012 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA – N. 26
ACCORDO
per la gestione e contenimento del cinghiale nel territorio
dell’Isola d’Elba
TRA
– REGIONE TOSCANA ASSESSORATO AGRICOLTURA nella persona dell’Assessore Gianni Salvadori
– REGIONE TOSCANA ASSESSORATO AMBIENTE nella persona dell’Assessore Anna Rita Bramerini
– PREFETTURA DI LIVORNO nella persona del Prefetto Tiziana Giovanna Costantino
– PROVINCIA DI LIVORNO nella persona dell’Assessore Ringo Anselmi
– I.S.P.R.A. nella persona del dirigente Silvano Toso
– ENTE PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO nella persona di Franca Zanichelli
– AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA LIVORNO 10 nella persona di Renato Cecchini
Il giorno XX del mese di XXX dell’anno 2012 le suddette istituzioni
VISTI
• la Legge 11 febbraio 1992 n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”;
• la Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 – Recepimento della legge 11 febbraio
• 1992,n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) e succ.mod.;
• la Legge 06.12.1991 n. 394 “ legge quadro sulle aree protette”;
• la Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 relativa alla Conservazione degli Habitat Naturali e Seminaturali e della Flora e della Fauna Selvatiche;
• il D.P.R. n. 357 (e successive modifiche) del 8 settembre 1997 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla Conservazione degli Habitat Naturali e Seminaturali e della Flora e della Fauna Selvatiche”, così come modificato dal D.P.R. n. 120 del 12 marzo 2003;
• la L.R. 6 aprile 2000, n. 56: “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche ed i relativi allegati”, ed in particolare l’art. 1, in cui si afferma che la Regione “riconosce e tutela la biodiversità”, in attuazione del DPR 357/97;
• il DPR del 22/07/1996 che ha istituito il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano;
• la LR 14/2007 modificata dalla LR 19/10/2011 N.52 “Norme in materia di programmazione ambientale integrata” istitutiva del Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER);
• la Deliberazione di Consiglio Regionale n. 88 del 23/12/2009 inerente “Legge regionale 11 aprile 1995, n. 49 (Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locale). Approvazione del quinto programma triennale regionale per le aree protette 2009 – 2011 e in particolare i contenuti del paragrafo 5.2.1.2;
• le risultanze del lavoro svolto nel periodo 2008 – 2011 in attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità e della specifica Convenzione tra Regione Toscana e WWF Italia che in base ai contenuti di cui all’art. 3, comma 1, lettera f) della citata LR 52/2011 confluiranno all’interno del medesimo PAER;
• Visto il documento redatto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA “Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette. II edizione – Quaderni di conservazione della Natura n. 34;
• Vista la Delibera del Parco Nazionale Arcipelago Toscano n.31 del 15/11/11 con la quale è stato approvato il documento dal titolo “Misure per il controllo delle popolazioni di cinghiale e muflone nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano all’isola d’Elba” per il prossimo quinquennio (2012- 2016).
DATO ATTO che:
– nel territorio dell’Isola d’Elba le popolazioni di cinghiale hanno raggiunto consistenze numeriche eccessive ed in continuo aumento già da molti anni;
– tale esuberante popolazione è ritenuta responsabile oltre che di una diminuzione della biodiversità locale di seri danni alle produzioni agricole, di incidenti stradali, danni alle foreste e che tale situazione non è più sostenibile dalla popolazione locale e che le suddette problematiche hanno assunto livelli di allarme sociale e di vera e propria emergenza sull’intero territorio;
– gli interventi fino ad oggi realizzati dall’Ente Parco nel territorio di competenza e quelli effettuati dalla Provincia di Livorno/ATC LI10 nel restante territorio, anche attraverso fondi regionali, pur avendo ottenuto risultati rilevanti e significativi in termini di capi prelevati, non sono comunque stati sufficienti a invertire la dinamica di continuo aumento della popolazione e conseguentemente a mitigare sostanzialmente gli effetti negativi sopra citati,
– la situazione che si è venuta a creare ha determinato pertanto un impatto socioeconomico ed istituzionale tale da rendere necessario l’impegno congiunto da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione del territorio elbano per risolvere i problemi più urgenti in tempi brevi e definire una strategia di intervento in tempi brevi.
PREMESSO CHE:
– il giorno 23 del mese di Febbraio dell’anno 2012 in Livorno, presso la sede della Prefettura si è tenuto un incontro con i rappresentanti delle istituzioni sopramenzionate per concordare le iniziative e le strategie finalizzate a contenere le popolazioni di cinghiale all’Isola d’Elba e ad affrontare le questioni sopra richiamate;
– all’incontro erano presenti, oltre agli Assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente e energia, i rappresentanti di tutte le istituzioni che sottoscrivono il presente accordo oltre ai Sindaci di tutti i Comuni dell’Isola d’Elba, ai rappresentanti locali delle Organizzazioni Professionali Agricole, delle Associazioni Venatorie e del Corpo Forestale dello Stato.
– In tale occasione sono state definite le strategie operative da mettere in atto entro la prossima stagione estiva con l’impegno di tutti i soggetti ciascuno in ragione della propria competenza.
CONVENGONO QUANTO SEGUE
Art. 1 – Oggetto e caratteristiche
Tutti i soggetti firmatari della presente intesa si impegnano, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, fermo restando la definizione di una strategia da mettere in atto in tempi brevi, a collaborare per la riduzione e contenimento numerico della popolazione di cinghiale presente nel territorio dell’isola d’Elba attraverso l’attuazione dei seguenti interventi:
1. potenziamento delle strutture di cattura (chiusini e gabbie) all’interno e nelle aree esterne al Parco. Le strutture saranno aumentate di numero e la distribuzione sarà ampliata sul territorio. La gestione delle strutture di cattura è affidata al Parco nelle aree interne al Parco e all’ATC LI10 nelle aree esterne;
2. le parte competenti per l’attuazione del prelievo, PNAT e Provincia di Livorno, dovranno garantire lo svolgimento di adeguati programmi di monitoraggio delle attività di cattura che tengano conto dei risultati conseguiti, in modo da assicurare la massima efficacia nelle operazioni e consentire un adeguamento delle strategie operative;
3. saranno promosse azioni per l’incremento numerico dei cacciatori di selezione da impiegare all’interno del PNAT opportunamente abilitati con una procedura semplificata, che tenga comunque conto degli elementi inerenti alla formazione presenti nel documento citato in premessa “Linee guida per la gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette. II edizione – Quaderni di conservazione della Natura n. 34” e che garantisca adeguata preparazione agli operatori. A tal fine occorre promuovere la partecipazione ai corsi di abilitazione da parte dei cacciatori;
4. promuovere lo svolgimento di tecniche di controllo numerico del cinghiale nelle aree interne al Parco, quali la tecnica della “girata”, ovvero “girata declassata sino al 31 dicembre 2012 o in aree delimitate e circoscritte;
5. promuovere ed incrementare lo svolgimento di forme di controllo numerico del cinghiale nel territorio esterno al parco avvalendosi di tutte le opportunità previste dalla normativa vigente;
6. promuovere un’adeguata attività di prevenzione dei danni all’agricoltura, nei contesti dove ciò risulta realizzabile;
7. la Provincia di Livorno, il Parco e l’ATC 10 renderanno disponibili i dati di monitoraggio del prelievo al fine della redazione di una gestione coordinata della specie, trasmettendo a cadenza semestrale/annuale i risultati delle attività all’ISPRA e alla Regione Toscana;
8. gli organi di vigilanza afferenti alla Provincia di Livorno ed al Parco Nazionale collaborano per quanto di competenza alla realizzazione delle attività di controllo della specie;
9. gli Assessorati regionali sottoscrittori si impegnano, per quanto di competenza, a facilitare la realizzazione dei piani di controllo da adottare sul territorio dell’Isola d’Elba, anche attraverso eventuali processi di coinvolgimento (qualora si rendano necessari) di altre strutture e Dipartimenti Regionali.
Art. 2 – Attuazione e durata
Il presente Accordo ha la durata di anni 2 decorrenti dalla data della sua sottoscrizione. Tutte le parti contraenti, tramite le rispettive competenti strutture, promuovono incontri, almeno semestralmente, e momenti di verifica periodici per analizzare i risultati ottenuti.
Art. 3 – Responsabili
Il coordinamento e il monitoraggio sullo svolgimento delle attività previste dalla presente intesa è svolto dai dirigenti responsabili dei due Assessorati regionali sottoscrittori e dal Direttore dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano per il territorio di competenza.
Art. 4 – Impegno economico
La Regione Toscana, in persona degli Assessori all’Agricoltura e all’Ambiente e Energia, si impegna a fornire un contributo per l’ottimale implementazione delle strategie concordate che si quantifica in Euro 30.000,00 complessivi. Le modalità ed i tempi di liquidazione a favore della Provincia di Livorno e del Parco Nazionale Arcipelago Toscano saranno definiti con successivi atti regionali.
Firenze, lì
Letto, approvato e sottoscritto:
Per la REGIONE TOSCANA ASSESSORATO AGRICOLTURA
Per la REGIONE TOSCANA ASSESSORATO AMBIENTE
Per la PROVINCIA DI LIVORNO
Per la PREFETTURA DI LIVORNO
Per I.S.P.R.A.
Per l’ ENTE PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO
Per l’AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA LIVORNO 10
Federcaccia Toscana