La campagna elettorale per il prossimo 4 marzo è entrata nel vivo e, come sottolineato dalla cabina di regia del mondo venatorio, c’è un argomento che sembra superare le classiche e naturali divergenze tra i vari programmi. Il riconoscimento del ruolo della caccia e del cacciatore sta registrando infatti un consenso trasversale nella maggioranza assoluta degli schieramenti, come ben confermato dalla sottoscrizione del manifesto venatorio da parte di diversi rappresentanti.
Le ultime settimane sono state piene di incontri e colloqui e le sette associazioni venatorie riconosciute, insieme al Comitato Nazionale Caccia e Natura, hanno ottenuto risultati pregevoli. L’apprezzamento nei confronti delle questioni presentate alla politica è stato definito unanime, dunque la speranza che l’immagine dell’attività venatoria sia corretta, reale e non manipolata è molto forte. La sottoscrizione ha riguardato una “grande coalizione”, tanto è vero che la cabina ha elencato i candidati firmatari, i quali fanno parte di raggruppamenti politici molto diversi tra loro.
La lista comprende infatti Liberi e Uguali, il Partito Democratico, Più Europa, Civica Popolare, Centro Destra, Noi con l’Italia, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Ora l’auspicio è che questi impegni non siano soltanto promesse per ottenere voti e che poi non vengono mantenute una volta ottenuto il mandato.