Lo scorso 4 gennaio, dunque appena quattro giorni fa, i presidenti della maggior parte delle associazioni venatorie si sono incontrati a Roma a due mesi dalle attese elezioni politiche di questo 2018. Il prossimo 4 marzo l’Italia avrà un nuovo governo e Libera Caccia, ANUUMigratoristi, Arci Caccia, Enalcaccia, Ente Produttori Selvaggina, Federcaccia, Italcaccia e Comitato Nazionale Caccia e Natura hanno voluto riaffermare con forza il ruolo dei cacciatori.
Il mondo venatorio è in armonia con ambiente, mondo rurale e agricolo, ma spesso ci si dimentica con eccessiva facilità di questo. I presidenti hanno sottolineato il fallimento della politica in materia di ambiente, ricordano la necessità di un segnale forte. Per tutti questi motivi è stata creatra una vera e propria “cabina di regia” che accetterà i contributi dei portatori di interesse che si riconoscono e operano nel mondo rurale e agricolo. Questo mondo è vivo e crea economia e posti di lavoro, rendendo ricco il paeseggio e tutelando il territorio.
Questa cabina avrà anche il compito di rilanciare una immagine corretta e non manipolata della caccia, all’insegna dell’utilità dei cacciatori per la campagna e chi la vive. La richiesta ai politici sarà quella di non produrre le solite e vuote promesse elettorali. La frase finale del comunicato congiunto è decisamente perentoria: “Il rilancio del Paese, che tutti i partiti promettono e tutti i cittadini giustamente attendono, passa anche dal benessere ambientale e da quella economia pulita che la caccia produce“.
Seguirò il vostro lavoro con grande interesse