Aldilà di ogni altra valutazione più approfondita, la Confederazione Cacciatori Toscani intende evidenziare come il voto di ieri abbia emesso un verdetto chiaro e incontrovertibile: la sconfitta dell’Animalismo e di ogni velleitarismo anti-venatorio. Il risultato del M5S, del Partito Animalista e quello della Lega – letti congiuntamente – ci dicono che i temi dell’Animalismo, dell’Ambientalismo compassionevole e della lettura disneyana della natura, non hanno alcun seguito nella vita reale dei cittadini e nelle dinamiche concrete della società.
Il risultato da prefisso telefonico del Partito Animalista, la disfatta del M5S, il grande successo elettorale della Lega e il buon risultato del primo partito di opposizione, il Partito Democratico (che ha da sempre mantenuto una posizione non contraria all’ attività venatoria), confermano che i reali bisogni del paese sono distanti anni luce da una certa sensibilità da “salotto”. Con la tornata elettorale del 26 maggio è stato sconfitto, speriamo per sempre, quello strabismo tanto di moda, che ha ritenuto certa pseudocultura un’avanguardia della società.
Le urne hanno parlato con voce stentorea. L’auspicio è che venga finalmente ristabilita una scala di priorità nella quale il benessere animale, la salvaguardia dell’ambiente e gli equilibri faunistici, siano governati dal primato della ragione. In tal caso i cacciatori sapranno certamente fare la loro parte e portare un contributo nel Paese ed in Europa.
Dopo queste votazioni Europee penso che la Brambilla e i suoi sostenitori non si dimentichino facilmente il prefisso telefonico di Roma!
Vivere delle passioni ci dà gioia, mentre vivere con compassione ci rende beati! Povero è colui che insegue le gioie, ricco chi non ne sente più il bisogno.