Origini del Dunker
La razza di origine norvegese, le cui origini affondano nel XIX secolo grazie a Wilhelm Dunker. L’uomo infatti ha deciso di incrociare i segugi russi, Harlequin Hound, caratterizzati dal manto rosso, con antichi cani norvegesi. Da questa combinazione sono nati i Dunker, che hanno preso il nome dal loro creatore, esperti nella caccia alla lepre.
Caratteristiche fisiche dei Dunker
Questo fa si che gli arti abbiano una struttura forte e compatta grazie anche ad una muscolatura sviluppata. Inoltre, le zampe arrotondate hanno cuscinetti resistenti perchè abituato a stare all’aperto.
La testa del Dunker è lunga, il naso è dritto e gli occhi non sporgenti, trasmettono calma e saggezza. Le orecchie morbide scendono piatte lungo la testa.
Il Dunker è un cane abituato a stare all’aperto, per questo il pelo non è molto morbido. Solitamente è fitto, dritto, più folto sulla coda e nella parte posteriore del corpo. Per quanto riguarda il colore ci sono esemplari con pelo nero o blu-marmo, detti arlecchino, arricchiti da macchie marroni e bianche. Per mantenere il pelo bello e lucente basta spazzolarlo regolarmente, inoltre, non ha perdite di pelo eccessive.
Il blue merle può essere considerato il colore principale di questa razza scandinava, metà degli esemplari si caratterizza per le frequenti macchie che possono essere sia beige che bianche: un’altra caratteristica morfologica molto interessante è quella delle zampe resistenti, adatte a camminare sulla neve, sia dura e ghiacciata che più soffice.
Carattere
Il Dunker è un cane adatto alla vita in famiglia, ma l’attività venatoria resta la sua caratteristica principale perchè in questo contesto è in grado di dimostrare tutte le sue qualità come un fiuto eccezionale e la sua tenacia.
Nervi saldi e temperamento calmo ed equilibrato sono due pregi che possono tornare utili a ogni cacciatore nel corso della battuta.
Anche se non è molto diffusa in Italia, questa razza presente sul territorio norvegese, ha bisogno del giusto padrone in grado di apprezzare le sue attitudini. Infatti, non è un cane adatto a stare chiuso in casa, perché ne soffrirebbe molto. La sua tendenza ad essere libero, si abbina ad un carattere affettuoso. Quindi se avete una casa con giardino, è un ottimo animale da compagnia che sa stare in famiglia anche se non siete esperti cacciatori.
È un cane facile da addestrare, anche se ha un carattere che deve essere tenuto sotto controllo per evitare che si faccia prendere dalle cattive abitudini.
Basta adottare i giusti sistemi e il cane è ricettivo e pronto ad ascoltare il padrone. I metodi devono essere dolci e rispettosi del suo carattere.
Se lasciato solo non si lamenterà, anche perchè non è abituato ad abbaiare e se lo fa mai in modo eccessivo. Basta lasciargli tutto ciò che serve per far fronte alle sue necessità e il cane non sentirà l’assenza dei suoi padroni.
Questo perchè è un cane attivo che si annoia facilmente se non ha nulla da fare, quindi per evitare di avere il giardino distrutto meglio impegnarlo in qualche attività.
Come si è intuito, dunque, non ci sono grandi pretese dal punto di vista alimentare e la razza si accontenta del giusto pasto per gestire qualsiasi giornata senza problemi.
Un discorso a parte lo merita la prestanza fisica. La forza è senza dubbio un vantaggio della razza norvegese, particolarmente robusta anche perchè allevata in uno dei paesi più freddi d’Europa. Nonostante le temperature scandinave non salgano più di tanto nemmeno d’estate, questo animale sopporta bene il caldo: nei periodi più torridi, comunque, è consigliabile allenare e addestrare il Dunker durante le ore più fresche della giornata come è facilmente intuibile.
Nel 1986 è nata l’associazione Dunkerringen, con una commissione incaricata di studiare e migliorare lo stato della razza con l’immissione di sangue estraneo. La salute del Dunker ne ha risentito in modo positivo, ma per tornare a determinati livelli sarà necessario attendere ancora del tempo. Lo stato attuale è tutto sommato positivo e l’unica preoccupazione seria riguarda una possibile displasia dell’anca, la patologia più comune tra questi esemplari. Tante scene di caccia sono state viste e vissute da protagonista dall’animale amante del freddo e di sicuro ce ne saranno ancora molte nei prossimi anni.